Cronaca
venerdì 12 febbraio 2016, 11:12
Festival di Sanremo 2016: 24 ore insieme agli angeli custodi della kermesse canora… i ‘vigilantes’
In occasione della kermesse canora, il centro di Sanremo è diventato come una zona d’imbarco di un aeroporto, protetto dall’occhio vigile delle forze dell’ordine, ma non sigillato completamente. Polizia, carabinieri e guardia di finanza presidiano la roccaforte della Musica italiana, aiutati dai volenterosi vigilantes. La città è stata posta sotto assedio dalla Task force perché rappresenta la porta d’accesso all’Italia più vicina alla costa francese, diventando un obiettivo sensibile. La minaccia jihadista, ha sicuramente obiettivi più importanti di una rassegna canora come quella di Sanremo, però intanto ha già messo a segno i suoi intenti, spaventando e facendo blindare la cittadina rivierasca. All’esterno del tempio della musica è stata organizzata una sorta di zona rossa fatta al fine di garantire ordine e sicurezza.
Però è all’interno dell’Ariston che è schierata la sua difesa più massiccia con controlli severi ai varchi, biglietti nominativi, accesso solo con pass e documenti alla mano, unità cinofile addestrate a riconoscere gli esplosivi, carabinieri, polizia, finanzieri, squadre antiterrorismo e gli angeli custodi del Festival: i vigilantes. Vorremmo porre l’attenzione proprio su queste persone semplici ma decise, accomodanti ma all’occasione inflessibili che guadagnano pochi euro all’ora ma con tanta voglia di fare. Abbiamo passato 24 h in compagnia dei vigilantes, vestendo i panni di operatore tecnico di sicurezza, con compiti di controllo accessi alle aree adibite alla manifestazione canora.
Per il servizio esterno, i ragazzi e le ragazze sono addetti al controllo accessi, alle transenne e agli ingressi dell’Ariston, dotati di metal detector ed equipaggiati di giaccone, basco, divisa nera, anfibi, cinturone e pistola, solo per le guardie giurate. Invece all’interno, sono d’obbligo l’abito scuro, la camicia bianca, la cravatta nera, il distintivo, il badge con fotografia e una dotazione radio con auricolare alquanto retrodatata. Infatti, le trasmissioni sono purtroppo scadenti anche a causa del volume assordante della musica sia durante le prove che durante lo spettacolo. Ma queste persone sono dotate soprattutto di una cortesia ineccepibile e di un sorriso sempre stampato sulla bocca, per tutte le persone che transitino dalla loro postazione. A noi è capitato il servizio all’interno con Vincenzo, Manuel, Luca, Antonio, Sara, Ludovica e molti altri. I turni sono di dodici ore e le postazioni prevedono il controllo agli accessi alla platea, alla galleria e alla zona camerini di tecnici e personale Rai vario.
Il lavoro consiste nel controllare ogni accesso alle zone di competenza, chiedendo di esibire il pass a tutti quelli che entrano nella zona di controllo e soprattutto di coordinarsi alla security Rai, sempre molto disponibile. Durante le prove è assolutamente vietato fare foto o filmati e bisogna intervenire, obbligando i trasgressori a cancellare tutto o in alcuni casi a consegnare il telefonino. Le operazioni di controllo di questi angeli custodi si cordinano durante lo spettacolo con squadre di carabinieri, finanzieri e agenti di polizia in borghese, sempre sotto la supervisione della security Rai. I vigilantes in giacca e cravatta, hanno l’obbligo di controllare i flussi di persone in entrata e uscita al perimetro a loro assegnato.
La squadra, non è costituita da elementi addestrati a porre in essere una particolare attività preventiva, però grazie alla grande intraprendenza, opera dalla fase del primo controllo documentale, fino alla fine dello spettacolo, continuativamente per dodici ore , nonostante un ingaggio misero di soli 6 euro lordi all’ora.