Cronaca
04.02.2016
Assalto al «Civile»: dai Ris le tracce per chiudere il caso
Quei 44 mila euro rapinati la sera dell’11 dicembre 2014 saranno già stati spesi tutti dai tre banditi che svuotarono le casse del principale ospedale cittadino. Ora il colpo di scena. A tredici mesi dall’assalto avvenuto all’interno dell’Ospedale Civile le indagini hanno compiuto un passo che potrebbe risultare decisivo. In proposito c’è grande ottimismo tra i carabinieri della Compagnia di Brescia.
«I nodi vengono al pettine e noi non ci siamo mai dimenticati di quella rapina», affermano gli investigatori di piazza Tebaldo Brusato. Dai laboratori del Ris di Parma hanno ricevuto elementi definiti «particolarmente utili», dall’esame sul proiettile che i banditi hanno abbandonato nel furgone usato per la fuga. In aggiunta ci sarebbero anche riscontri sul materiale biologico rinvenuto sul luogo della rapina e sul furgone.
Da aggiungere che alcune testimonianze e immagini delle telecamere di sicurezza hanno fornito nelle ore successive la rapina e nelle settimane successive alcuni tasselli che, se aggiunti a quelli in mano al Ris, potrebbero far chiudere il cerchio e portare il pm Erica Battaglia a chiedere misure cautelari al gip.
La rapina: tre banditi, pistola in pugno e volto mascherato, fecero irruzione bloccando tre guardie giurate che disarmarono, legarono e imbavagliarono, rinchiudendole in uno sgabuzzino. Svuotarono le casse che contenevano l’incasso delle visite ospedaliere, 44mila euro in contanti, e scapparono.
IL «COLPO» venne messo a segno alle 18.15 di un giovedì. Agirono con astuzia.
Le cronache riportano che poco prima dell’apertura dei tornelli per la visita serale ai degenti, i banditi avevano immobilizzato e disarmato le guardie giurate e poi preso il denaro. Grazie al sistema di videosorveglianza dell’ospedale e delle telecamere esterne i carabinieri riuscirono a individuare il mezzo usato per la fuga che venne ritrovato e passato al setaccio dai Ris mentre era ancora in corso la caccia al commando. Ma quel proiettile perso e altri elementi hanno portato gli investigatori a ritenere di essere vicini alla svolta. La caccia all’uomo ora riprende, per le catture.
Franco Mondini