Stop alla vigilanza armata in ospedale. Portieri al posto delle guardie giurate con pistola

Cronache

07/01/2016

Stop alla vigilanza armata in ospedale. Portieri al posto delle guardie giurate con pistola

Dal nuovo anno cambio della guardia negli ospedali di Termoli e di Larino. La vigilanza armata è stata sostituita da un servizio di portieriato non armato. Questo ha stabilito, da quanto si è appreso, il nuovo appalto aprendo una riflessione in termini di sicurezza rispetto alla funzione deterrente che può avere il personale provvisto di pistola. La soluzione disposta dalla Asrem ha delle ripercussioni anche in termini lavorativi: a Larino le guardie giurate sarebbero state assorbite dal nuovo appaltatore con le mansioni di portierato mentre a Termoli questo non è avvenuto e tre guardie giurate rischiano di perdere il posto di lavoro in quanto non possono essere ricollocate.

Termoli. La novità è arrivata con il nuovo anno ed è stata notata dal personale e dai pazienti e dai cittadini che affollano gli ospedali di Termoli e di Larino anche solo per una prenotazione al pass-cup. Si tratta di un «cambio» del servizio di vigilanza all’interno delle strutture sanitarie. Da personale armato a personale che non dispone di pistola, servizio di portierato per semplificare. Tutto starebbe nel nuovo appalto predisposto dalla Asrem che, a questo punto, non avrebbe previsto l’obbligo della vigilanza armata tra i criteri di selezione delle aziende optando solo per un servizio di portierato. Una soluzione che, ferma la professionalità di chi si trova in servizio nella nuova mansione, lascia aperta una riflessione in termini di sicurezza.

In pratica, il servizio di vigilanza armata, svolto da guardie particolari giurate armate e collegate a una centrale operativa di un istituto di vigilanza viene sostituito da un servizio di portierato che può comprendere varie attività all’interno dell’edificio pubblico. La riflessione riguarda una struttura come un ospedale dove – secondo alcuni cittadini – disporre di una guardia armata ad esempio al Pronto Soccorso, nell’atrio all’ingresso o in altre zone dell’ospedale avrebbe una funzione deterrente e, comunque, più immediata rispetto a un servizio non armato. La modifica del tipo di servizio – non è chiaro se dettato da ragioni di spesa o da altri parametri – apre dunque un interrogativo sulla tipologia di vigilanza adottata. «Non cambierebbe nulla» secondo alcuni cittadini, «si avverte meno la sicurezza» per altri che hanno segnalato questa variazione e vogliono capire meglio in cosa consiste questa novità e le disposizioni arrivate con il nuovo anno.

Il problema riguarda, da quanto si è appreso, anche i lavoratori che si trovavano a coprire queste funzioni, dipendenti di due istituti di Vigilanza privata.

Stando alle informazioni raccolte, due guardie giurate in servizio al Vietri di Larino sarebbero passate dalla vecchia alla nuova società cambiando solo le funzioni (da guardie giurate a portierato); a Termoli, invece, le tre guardie giurate dipendenti di un altro istituto rischiano, in sostanza, di perdere il posto di lavoro in quanto non sono state «assorbite» dal nuovo appaltatore (che, in ogni caso, non è obbligato a farlo) e il precedente non può ricollocarli in altre mansioni. Nasce, dunque, anche una problematica sul futuro dei lavoratori impegnati negli scorsi anni al San Timoteo. Resta aperta una questione anche se non si tratta di una prestazione sanitaria: in ospedale meglio disporre di una vigilanza armata oppure può bastare anche un servizio di portierato non armato?

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Stop alla vigilanza armata in ospedale. Portieri al posto delle guardie giurate con pistolaultima modifica: 2016-01-08T11:00:53+01:00da sagittario290