Foggia, assalto a caveau e portavalori con armi da guerra e tecniche militari: 12 arresti

Cronaca

29 gennaio 2016

Foggia, assalto a caveau e portavalori con armi da guerra e tecniche militari: 12 arresti

Operazione della polizia e dello Sco per tre rapine avvenute tra la Puglia e la Campania: le indagini al via dopo il colpo fallito alla cassaforte di un istituto di vigilanza

FOGGIA – Assaltatori di professione, organizzati in modo paramilitare e in possesso di armi ad altissimo potenziale di fuoco. E’ lo zoccolo duro della banda che la sera del 24 giugno 2014 mise a ferro e fuoco la città di Foggia nel tentativo di assaltare il caveau della NP Service al Villaggio Artigiani. Dodici gli arrestati (due ai domiciliari) all’alba dagli agenti della squadra mobile di Foggia con i colleghi del commissariato di Cerignola e del Servizio centrale operativo, tutti indagati a vario titolo per il colpo del 24 giugno – il più eclatante e il più impegnativo dal punto di vista di uomini e mezzi – e per altri due episodi relativi a una tentata rapina al caveau della ditta Cosmopol di Avellino nel novembre 2014 e all’assalto fallito al blindato della stessa società, lo scorso 7 gennaio, lungo la strada che collega Avellino a Melfi.

Per gli inquirenti si tratta della “cellula madre” di una banda, con base a Cerignola e legami nel basso Tavoliere, in grado di pianificare azioni con tecniche criminali sempre più pesanti e sofisticate. In tutto sono 12 gli arresti eseguiti, mentre due soggetti sono riusciti a sfuggire alla cattura. Risultano ancora irreperibili Pasquale Saracino, cerignolano di 41 anni, e Antonio Braschi (38). Il primo, in particolare, viene considerato al vertice dell’organizzazione in cui sono coinvolti i cerignolani Savino Costantino, Giuseppe Iaculli, Gianfranco Specchio Filippo Cirulli e Pasquale Menniello, Antonio Russo di Orta Nova, il foggiano Natale Martino, i baresi Vito Franco e Piero Mesecorto e il bitontino Vincenzo Lavacca. Ai domiciliari invece, Gerardo Russo (di Foggia) e Luigi Saracino (Cerignola).

Tutti coinvolti a vario titolo nell’assalto fallito all’NP Service, quando per una notte la città fu tenuta in ostaggio dal gruppo criminale che entrò in azione con una colonna di mezzi pesanti (tir e caterpillar) con i quali bloccarono gli ingressi cittadini e il sottopassaggio di viale Fortore, per poi abbattere con una pala meccanica la parete dell’istituto di vigilanza foggiano. Ma a far saltare i piani fu l’arrivo sul posto di una volante che superò il muro di fuoco di un tir dato alle fiamme nel sottopassaggio, riuscendo a raggiungere la sede dell’assalto in tempo record. E sorprendendo i malviventi prima che raggiungessero il caveau dell’azienda al cui interno vi erano più di cinque casseforti. Con la polizia venne ingaggiato un fitto conflitto a fuoco. Furono 68, in totale, i bossoli recuperati.

“Tutti i nodi sono venuti al pettine”, ha chiosato il questore di Foggia, Piernicola Silvis, evidenziando come, con questa operazione, hanno trovato spiegazione e collocazione i principali blitz e riscontri investigativi raccolti negli ultimi mesi. Sono riconducibili alla banda l’immenso arsenale recuperato a Cerignola, con kalashnikov, infinite munizioni e armi da guerra, e il covo utilizzato per nascondere a far partire la colonna di mezzi utilizzata per un assalto in così grande stile. E’ ancora ascrivibile al gruppo il sequestro di un tir modificato, con camera blindata, nascondiglio temporaneo di armi e assaltatori, oltre che vero e proprio “covo mobile” in grado di eludere controlli e intercettazioni di polizia.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/01/29/news/caveau-132268907/?ref=HREC1-2

Foggia, assalto a caveau e portavalori con armi da guerra e tecniche militari: 12 arrestiultima modifica: 2016-01-30T11:30:06+01:00da sagittario290