Cronaca
18 gennaio 2016 ALLE ORE 11:44
Ecco perchè il giudice non ha arrestato il cognato di Raffaele Bidognetti
L’episodio della presunta tentata estorsione ai danni del concorrente del settore della vigilanza privata è controverso e soprattutto non integra l’accusa…
PARETE – La Direzione Distrettuale Antimafia aveva chiesto al gip del tribunale di Napoli Edoardo De Gregorio l’arresto di Enrico Verso, fratello di Orietta Verso, moglie di Raffaele Bidognetti, di cui conseguentemente, Enrico Verso è cognato. L’istanza della Dda si fondava sull’episodio della presunta estorsione, consumata ai danni di Renato Del Villano, titolare, sostanzialmente insieme a Renato Reccia, di un’agenzia di vigilanza privata in quel di Aversa. Attività, tra le altre cose, in cui anche Enrico Verso era impegnato.
Secondo il gip, esistono dubbi sulle responsabilità di Verso, in considerazione del fatto che questa presunta estorsione sarebbe avvenuta su ordine del ras bidognettiano Bortone, il quale, davanti alle rimostranze di Reccia e Del Villano, ammettendo che Enrico Verso si era mosso fuori dalla zona “di competenza” del clan Bidognetti, aveva immediatamente cancellato. Dubbi sulla estorsione e conseguentemente dubbi anche sulla richiesta di arresto per associazione a delinquere di stampo camorristico ai sensi dell’articolo 416 bis.
Tra le altre cose, ammesso e non concesso, scrive De Gregorio, che il tentativo di estorsione fosse stato realizzato, siccome si tratta di un unico caso, questo non può integrare il requisito della sistematicità e della continuatività delle azioni criminali, fondamentale base per la formulazione di un’accusa ai sensi del 416 bios.
G.G.