Tribunale, chiuso uno degli ingressi

iltirreno

Cronaca

28 dicembre 2015

GIUSTIZIA

Tribunale, chiuso uno degli ingressi

Scade l’accordo con la polizia municipale, da sabato non si potrà più entrare dal lato di piazzale San Donato

di Luca Tronchetti

LUCCA. Stop alla vigilanza degli uffici giudiziari da parte della polizia municipale. Dal 2 gennaio il servizio passa di competenza al Ministero della Giustizia e i tre vigili urbani – due piazzati nella garitta all’ingresso di via Galli Tassi e uno di fronte all’ufficio di procuratore della Repubblica dove controlla dal monitor centrale le altre stanze e i corridoi tutti muniti di videocamera – tornano al comando e saranno destinati ad altre mansioni.

Allo stato dell’arte quindi rimane in carico il contratto posto in essere con l’istituto di vigilanza privata che prevede però una sola guardia giurata in servizio per tutta la cittadella giudiziaria. Sarebbe necessario aumentare il numero di vigilanti, ma occorre ridiscutere l’accordo con l’azienda vincitrice del bando. Impossibile quindi garantire la sicurezza nei due accessi pedonali: quello di via Galli Tassi e quello di piazzale San Donato. Ragion per cui a far data da sabato prossimo la porta d’accesso in piazzale San Donato sarà chiusa al pubblico e giudici, magistrati, personale di cancelleria e dipendenti che parcheggiano all’interno saranno dotati di telecomando per aprire il cancello.

La calca quindi, specie nei prossimi mesi quando l’attività riprenderà a pieno ritmo, sarà assicurata con i disagi che ne conseguono (lunghe file, perquisizioni, proteste). A parte questi disagi, c’è anche un’altra domanda che sorge spontanea: un solo vigilante può far fronte all’esigenza di sicurezza dei tribunali diventati ormai un porto di mare anche alla luce di quanto è avvenuto nell’aprile scorso al tribunale di Milano con un imputato che armato di pistola uccise tre persone? Più di una volta sono stati fermati soggetti che entravano a palazzo di Giustizia con pugnali, coltelli o pistole.L’ultimo caso circa venti giorni fa quando poco dopo le 13,30 il vigilante ha perquisito un uomo, imputato in un procedimento penale e arrivato sino in aula per un processo poi rinviato, che era in possesso di un lama lunga 15 centimetri che aveva nascosta nel giaccone. Era entrato liberamente senza che nessuno si fosse accorto di lui.

«La normativa entrata in vigore nel settembre 2014 e poi prorogata sino al 31 dicembre dell’anno in corso parla chiaro – sostiene il comandante della polizia municipale, Stefano Carmignani -. Il servizio di sorveglianza, custodia e anche quello legato al funzionamento dei sistemi video all’interno dei palazzi di giustizia sono a carico del Ministero della Giustizia. I comuni, già penalizzati dai tagli del Governo, non possono più sostenere certi costi. Per quanto ci riguarda il contratto che avevamo stipulato con l’amministrazione della giustizia per il controllo del Galli Tassi ammontava a circa 68.000 euro per un biennio. Adesso recuperiamo gli agenti che prestavano servizio in tribunale e procura che verranno impiegati per le innumerevoli mansioni legate ai servizi territoriali.

«Alla procura – continua il comandante Carmignani – però rimarranno i due agenti di pg distaccati dal corpo e a disposizione dei pubblici ministeri per le indagini. D’altronde vorrei ricordare che dieci anni fa, al tempo dell’amministrazione Fazzi, in servizio c’erano 100 guardie municipali e adesso i vigili urbani sono scesi a 75. Fu proprio in quel periodo che l’ex sindaco, in considerazione a una richiesta fatta dall’allora comandante dei carabinieri di Cortile degli Svizzeri, decise di inviare come rinforzo al Galli Tassi altri tre agenti della municipale. Adesso con la nuova norma entrata in vigore e con le difficoltà crescenti del corpo non possiamo più ottemperare».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla sicurezza Francesco Raspini: «Da un lato abbiamo bisogno di rinforzare il numero di vigili urbani sul territorio visto che, per problemi anagrafici, alcuni agenti della municipale hanno raggiunto una certa età (over 55) e sono stati destinati ai servizi interni. «Dall’altro la legge impone ai tribunali di agire autonomamente in materia di sicurezza dialogando con il Ministero e facendo le richieste necessarie alle varie sezioni nazionali di Corte d’Appello. Il Comune, nonostante le difficoltà in cui versa per i tagli governativi, continua ad accollarsi il contratto stipulato con la vigilanza privata (40-45.000 euro annue) in attesa del subentro del Ministero e a rinnovare il distaccamento dei due vigili in servizio alla procura della Repubblica».

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Tribunale, chiuso uno degli ingressiultima modifica: 2015-12-29T11:15:01+01:00da sagittario290