Cronaca
7 dicembre 2015
Topi d’auto scatenati nei parcheggi: alla Canottieri arrivano i vigilantes
La società sportiva passa alle contromisure dopo una raffica di furti
di STEFANO ZANETTE
Pavia, 7 dicembre 2015 – Guardie armate nel parcheggio della Canottieri, per evitare che le automobili dei soci possano essere nuovamente prese di mira da malviventi. Nelle ultime settimane, soprattutto con la nebbia e al calare della luce già nel tardo pomeriggio, si erano verificati alcuni furti nei parcheggi. Non solo alla Canottieri Ticino, ma anche in quello, proprio confinante, della Motonautica. Affacciata sulla strada dell’argine del Ticino, in mezzo alla boscaglia golenale, è un obiettivo facile per i topi d’auto. L’ultimo episodio, pochi giorni fa, ai danni dell’auto di un’istruttrice di fitness: quando è uscita dalla palestra ed è arrivata alla sua vettura nel parcheggio, ha trovato il finestrino rotto. È stato maggiore il disagio del danno subìto rispetto all’entità del furto, perché pur avendo frugato nell’abitacolo, i ladri sono riusciti a portare via ben poco.
Fatti che purtroppo accadono spesso, un po’ ovunque, ma che hanno messo in allarme le società sportive, molto frequentate non solo d’estate per le piscine, ma anche d’inverno, sia per le attività sportive che come luogo di ritrovo per i soci. «Questa zona golenale – conferma il presidente della Canottieri Ticino, Alberto Canestrari – è difficile da sorvegliare: c’è la recinzione, ma è una semplice rete, che non possiamo videosorvegliare tutta, perché sarebbe troppo costoso. Abbiamo però deciso di aumentare i controlli della vigilanza privata. Già prima il personale della vigilanza faceva dei controlli, ma soprattutto notturni, perché finora il problema principale erano i furti notturni all’interno della sede. Alla luce degli ultimi episodi nei parcheggi, abbiamo rafforzato il sistema di vigilanza, antipando soprattutto l’orario dei controlli già dal tardo pomeriggio».
Non un vero e proprio presidio fisso, ma quasi, soprattutto negli orari del tardo pomeriggio, quando il parcheggio è più affollato dalle auto per i corsi di tennis e in palestra. «Speriamo che possa servire come deterrente – conclude il presidente Canestrari – è tutto quello che possiamo fare. Non sarà un grave pericolo, ma è davvero fastidioso trovarsi l’auto danneggiata, per un bottino spesso nullo: a volte le borse che rubano dalle auto, poi le si ritrovano, svuotate, sulla riva del fiume. Con l’aumento della vigilanza privata, cerchiamo di garantire più sicurezza ai nostri soci». Anche per evitare spiacevoli incontri a tu per tu coi ladri, che potrebbero degenerare in episodi più gravi.
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