Ladri di rame, colpo al cimitero

iltirreno

Cronaca

23 dicembre 2015

Ladri di rame, colpo al cimitero

Nella notte spogliata buona parte del tetto di un blocco di tombe in via della Rimembranza

di Manolo Morandini

CECINA. A marzo scorso nel cimitero comunale furono le grondaie a entrare nel mirino dei ladri. Per rubarle avevano approfittato di una piovosa notte di domenica. Un colpo senza lasciare tracce, scoperto solo a giorno inoltrato. E così è stato per le lastre di rame che in quel blocco di tombe fungevano da copertura. Sparite nella notte del 21 dicembre.

Qui via della Rimembranza. Per ricostruire cosa è successo e come si è svolto il colpo è bastato recarsi al cimitero, ascoltando chi fa visita ai propri cari tutti i giorni. Intanto, per vedere dove i ladri hanno colpito bisogna entrare dal cancello a sinistra del negozio del fioraio e raggiungere la fine del primo corridoio, per poi trovarsi davanti a un altro blocco alla cui sommità da marzo mancano le grondaie che chiudono il tetto. E adesso anche qualche decina di metri di tetto dei corridoi da cui si accede alle tombe al piano rialzato.

L’allarme resta alto. E l’episodio, come i precedenti, è stato denunciato alle forze dell’ordine. Nessuna traccia però da cui partire per risalire agli autori del furto. Anche se per la dimensione delle lastre, larghe circa due metri, e per la lunghezza del tetto spogliato, si tratta di merce che scotta e che difficilmente potrà essere piazzata in zona. Una quantità di rame ingente che fa pensare che ad agire sia stata una banda organizzata. «Sono tornati per finire il lavoro avviato nei mesi scorsi». E ancora: «Hanno aspettato che si calmassero le acque». Le voci di chi è solito frequentare il cimitero si sovrappongono. E in tutte traspare un senso di rabbia e impotenza.

A suggerire una soluzione a basso costo è Riccardo Baldanzi che in quel blocco del cimitero ha le tombe dei suoi genitori. «Non c’è rispetto neppure per i morti – dice –. Per smontare le lastre finiscono per rovinare anche la struttura. A questo punto può valere la pena che sia il Comune a sostituire il rame rimasto con un altro materiale e potrebbe essere un’operazione a costo quasi zero». E in effetti la linea indicata da Baldanzi e quella su cui sta ragionando l’amministrazione comunale. «Sicuramente dove è stato tolto nella copertura non metteremo più il rame – afferma l’assessore al Patrimonio Caterina Barzi –. Stiamo valutando anche l’opportunità di toglierlo e sostituirlo dove è rimasto».

Una zona difficile da presidiare quella del cimitero. Buia e con alle spalle una distesa di campi incolti. Da via Landi si è provato a correre ai ripari rispolverando una vecchia ricetta della giunta Benedetti con il servizio di vigilanza notturno. L’episodio che ha mosso l’amministrazione cecinese ad attivare i vigilantes sul cimitero comunale risale alla seconda metà di luglio del 2013. All’epoca dei balordi, armati di piccone e protetti dalle tenebre, danneggiarono 51 tombe. Non sono mai stati identificati.

Ma a distanza di un mese la giunta del sindaco Stefano Benedetti affidò il controllo del cimitero di Cecina a una società di vigilanza privata. L’istituto di vigilanza privata dallo scorso ottobre si è impegnata a garantire due ispezioni perimetrali esterne notturne del cimitero.

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Ladri di rame, colpo al cimiteroultima modifica: 2015-12-24T11:00:47+01:00da sagittario290