La rapina a Media World: «Ero terrorizzata non riuscivo neppure ad aprire la cassa»

laNuovaFerrara_logo

Cronaca

13 dicembre 2015

La rapina a Media World: «Ero terrorizzata non riuscivo neppure ad aprire la cassa»

Il racconto della cassiera che era faccia a faccia coi banditi Hanno usato le armi per aprirle tanto da far pensare all’esplosione di spari

FERRARA. Tutti quelli che si trovavano ieri pomeriggio all’interno del centro commerciale Media World si ricorderanno a lungo i terribili momenti vissuti. Elisa Rimondi, cassiera storica del megastore in quanto è in servizio da quindici anni ovvero da quando è stato aperto si è trovata faccia a faccia con i banditi. «Per fortuna che sono qui a raccontarla questa terribile storia.

Mi sono trovata i malviventi alle mie spalle. Uno dei tre ha puntato l’arma contro la guardia giurata intimandogli di sdraiarsi a terra mentre un altro mi ha puntato la mitraglietta dicendomi di aprire le casse. Ero letteralmente terrorizzata ed anche se si tratta di un’operazione che compio più volte al giorno in quel momento non riuscivo a farla, ero come bloccata, tremavo tutta.

Il rapinatore mi diceva sbrigati, fai presto ma le parole che pronunciava sortivano in me l’effetto opposto e così è stato lui con il calcio della mitraglietta ad aprire la cassa tanto che le altre persone pensavano si trattasse del rumore degli spari. Ho avuto tantissima paura soprattutto quando mi ha presa e trascinata alla cassa del reparto cellulari. I banditi urlavano ai clienti di sdraiarsi a terra faccia in giù e mi dicevano di aprire la cassa poi dopo aver arraffato il contenuto della cassa 3 hanno messo i soli in una borsa di juta correndo precipitosamente verso l’esterno».

Una bruttissima avventura anche quella che ha passato la guardia giurata in servizio in quel momento vicino alle casse, Yedoupo Kombate: «Nel momento in cui mi sono visto puntare l’arma in volto ho visto davvero la morte in faccia. la mente è corsa subito alla mia famiglia».

Sono stati attimi terribili con i clienti che cercavano di nascondersi tra gli scaffali e logicamente si era creato un notevole parapiglia. poi una volta che i banditi sono usciti, facendo scattare il sistema d’allarme, tutti i clienti sono stati fatti uscire attraverso la porta del retro mentre quella d’ingresso veniva ermeticamente chiusa in anticipo rispetto all’orario di chiusura che era fissato per le 20. Nel frattempo arrivavano diversi clienti i quali di fronte all’ingresso sbarrato chiedevano che cosa fosse accaduto anche se vedendo il gran numero di auto dei carabinieri e della polizia in tanti avevano pensato a una rapina.

«Sono venuto da Gaibana sfidando la nebbia per fare acquisti. Ci mancava anche una rapina. Meno male che non ci sono stati feriti. Ritornerò domani» (oggi per chi legge l’attività sarà regolarmente aperta ndr.). Intanto è giunta da Stienta anche la madre dell’altra guardia giurata in compagnia della fidanzata del figlio.

«Ho provato a chiamarlo al telefono ma non mi rispondeva, poi è riuscito a darmi che cosa era successo. Con il cuore in gola siamo partite alla volta di Ferrara. Meno male che è andato tutto bene. Certo che anche da noi non si può più vivere in tranquillità nè a casa propria e nemmeno quando vai nei negozi».

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/12/13/news/ferrara-la-rapina-a-media-world-ero-terrorizzata-non-riuscivo-neppure-ad-aprire-la-cassa-1.12610879

La rapina a Media World: «Ero terrorizzata non riuscivo neppure ad aprire la cassa»ultima modifica: 2015-12-14T11:30:54+01:00da sagittario290