Il carosello mediatico, i meeting e i vigilantes come “doganieri”

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Cronaca

18 dicembre 2015

Il carosello mediatico, i meeting e i vigilantes come “doganieri”

Mondo virtuale e carosello mediatico, tra camici bianchi costretti a scendere e a risalire almeno tre volte nell’arco della mattinata per emettere i bollettini a ranghi compatti, vigilantes come doganieri davanti agli accessi del reparto, telecamere, fotografi, microfoni e soprattutto una valanga di messaggi, di commenti, di condivisioni via social ad accompagnare il day after di Sgarbi. Il dopo intervento ha mobilitato il Policlinico, per lo meno l’intero quarto piano dove è collocata la Cardiologia. Il “risveglio” di Sgarbi è coinciso con le prime esternazioni del critico e da qui è partito il tam tam e in breve il nostro ospedale è stato illuminato dai fari dei media. Mentre al reparto di Cardiologia, agli estremi del corridoio che taglia il piano, si sono subito piazzati due vigilantes della Coopservice, al pian terreno, nella palazzina universitaria, nell’aula del centro servizi ecco che gli angeli di Sgarbi iniziano ad accogliere le varie ondate di operatori e giornalisti di Mediaset, di Sky, una troupe Rai e i cronisti e i fotografi della stampa locale. Un primo incontro, poi alle 11 due repliche a distanza di una mezz’ora l’uno dall’altro. E poi ancora un terzo perché nel frattempo sono arrivate alcune emittenti radiofoniche. Un’apertura del primario e poi gli interventi dei vari altri protagonisti della nottata che hanno ringraziato anche tutto il personale che si è prodigato nell’intervento

A loro il compito di spiegare uno Sgarbi molto sofferente, «un paziente modello e che non ha mai perso la sua verve, pacata in questo caso, sempre arguto e pronto al dialogo» e uno Sgarbi di nuovo “prorompente”, attaccato al telefonino, imprevedibile. «Mi sa – diceva uno dell’équipe- che se gli viene voglia di andarsene si alza, fa una bella firmetta e saluta tutti. È imprevedibile».

Medici pronti a spiegare quanto sia stato fortunato Sgarbi a trovarsi proprio nei pressi di Modena, dove c’è una Cardiologia con reparto di emodinamica, con staff pronto ad interventi di sbloccare le arterie. Altro meeting alle 14, per riuscire a coprire tutte le edizioni di tele e radiogiornali e poi bollettini via mail.

Un ritorno alle cronache alla grande per la Cardiologia del Policlinico, questa volta per vicende del tutto tutte positive, una specie di rivincita dopo i lunghi mesi dei camici sporchi Al quarto piano, dicevamo, vigilantes come doganieri: alle 12.15, quando è scattato l’orario di ricevimento dei parenti delle persone ricoverate, la guardia con tanto di foglietto con scritto i cognomi, controllava uno ad uno e faceva passare le persone in lista. Nessun intruso, mentre da Sgarbi si succedevano uomini del suo staff, una sua guardia del corpo, e qualche visitatore, tra cui la sorella e una sua compagna.(s.to)

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