Guardie di Città, diventa operativa la sospensione della licenza. Ricorso al Consiglio di Stato

iltirreno

Cronaca

04 dicembre 2015

IL CASO

Guardie di Città, diventa operativa la sospensione della licenza. Ricorso al Consiglio di Stato

Il Tar della Toscana non accoglie il ricorso presentato dal titolare. La sanzione era stata decisa dalla prefettura per le irregolarità riscontrate nella gestione dell’istituto dopo la morte di una guardia giurata-rapinatore al Palabingo

Pisa. È immediatamente operativa la sospensione della licenza di trenta giorni decisa dalla prefettura nei confronti dell’istituto Corpo guardie di città di Pisa dopo che due dipendenti dell’azienda sono rimasti coinvolti in un grave fatto di sangue avvenuto al Palabingo a Navacchio a metà agosto. Giovedì 3 dicembre il Tar, relatore Luigi Viola, ha respinto la richiesta dell’istituto di vigilanza di Ospedaletto.

L’azienda annuncia ricorso al Consiglio di Stato non ritenendo “giusto il provvedimento del Tar Toscana”. L’avvocato Alfredo Passaro , legale di fiducia dell’istituto di vigilanza , “sta predisponendo tutte le necessarie azioni giudiziarie previste dalla legge , anche cautelari , volte all’ottenimento della sospensione dell’ordinanza del Tar innanzi il competente Consiglio di Stato – si legge in una nota dell’azienda -. Sarà sempre assicurata la vigilanza ai clienti del Corpo Guardie di Città in quanto viene ribadita la capacità di garantire la continuità dei servizi in essere”.

Una guardia giurata, che in quel periodo era a casa in congedo e alla quale l’azienda aveva ritirato la licenza di guardia giurata in maniera illecita, si era improvvisata rapinatore per prendere l’incasso della sala scommesse ma era morto in seguito alla reazione di un collega, oggi indagato per omicidio preterintenzionale. L’omicida aveva porto d’armi e titoli per lavorare come guardia giurata ormai scaduti. La tragedia e le prime irregolarità emerse avevano indotto le forze di polizia ad effettuare una immediata verifica all’interno dell’istituto di vigilanza. La questura a seguito delle molteplici irregolarità riscontrate aveva chiesto al prefetto di disporre la revoca o la sospensione della licenza. Alla fine del procedimento amministrativo, tenuto conto anche dei risvolti occupazionali della vicenda, la prefettura ha disposto la sospensione della licenza per trenta giorni e una sanzione di 40mila euro. L’azienda però – tutto parte dalla morte della guardia giurata – non si è fermata. Ha presentato ricorso al Tar della Toscana chiedendo di bloccare il provvedimento del prefetto di Pisa, Attilio Visconti. Non è stato così. E ora l’istituto dovrà organizzarsi anche perché si occupa della sicurezza non solo di aziende o piccoli esercizi commerciali o private abitazioni ma anche dell’aeroporto di Pisa.

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