Convinse il marito a compiere rapina finita nel sangue Condannata a 30 anni

Cronaca

1 dicembre 2015 | 10:20

ASSALTO’ UN PORTAVALORI

Convinse il marito a compiere rapina finita nel sangue Condannata a 30 anni

Clizia Forte è accusata di concorso morale in omicidio volontario per aver raggirato il coniuge Manlio Soldani che uccise una guardia giurata nel 2012

di Giulio De Santis

Attrice, regista e anche sceneggiatrice. È il triplice ruolo interpretato da Clizia Forte, lunedì condannata a 30 anni di carcere con l’accusa di concorso morale in omicidio volontario per aver convinto il marito, Manlio Soldani, guardia giurata a compiere una rapina, terminata nel sangue.

L’oscura regista

Il verdetto di ieri è aggravato dalla morte di Gianluca Palomba, una delle due guardie giurate coinvolte nella rapina al portavalori del 15 ottobre del 2012 e ucciso dal coniuge della donna. Ma, dopo le indagini degli inquirenti, si è capito che anche Soldani è stato vittima degli intrecci orditi dalla donna, che è riuscita a raggirare il marito convincendolo a diventare responsabile di un assassinio su cui adesso pende il giudizio della Cassazione dopo la condanna in appello a 30 anni di reclusione. Nel copione ordito dalla Forte, lei doveva rimanere estranea agli occhi del marito. Mai i due hanno parlato della rapina tanto che ancora adesso Soldani rifiuta l’idea che la regia occulta sia stata messa in atto da sua moglie. Un ruolo marginale in questo intreccio diabolico l’ha svolto anche un figurante, assoldato dall’imputata perché recitasse davanti a Soldani il ruolo del falso poliziotto cosi da rafforzare il suo personaggio. Il figurante è risultato essere inconsapevole del machiavellico piano della donna.

Il figurante assoldato

Il progetto cominciò a essere realizzato nell’autunno del 2012. La Forte, secondo quanto ricostruito dal pm Eduardo De Santis, contattò un figurante persuadendolo a recitare il ruolo del poliziotto durante un incontro che organizzò col marito per rafforzare il raggiro. La Forte iniziò a inviare sms fingendosi agente del Nocs. In questo modo cominciò a proporgli la possibilità di assaltare un portavalori del Todis in via Carafa che avrebbe fruttato un bottino di 600mila euro. In un primo momento Soldani non credeva possibile che un poliziotto volesse compiere un simile reato. Poi però l’astuta moglie mise in atto l’altra fase del piano. Fece incontrare a una festa il finto agente al suo soldo, col marito. Soldani a vederlo in carne ed ossa si convinse e decise di fidarsi. Il 15 ottobre alle sei del mattino Soldani si presentò nel luogo pianificato via sms con il sedicente agente. La rapina al portavalori si trasformò in un bagno di sangue: dopo un conflitto a fuoco, rimase ferito un vigilante, Salvatore Proeitti, mentre l’altro, Palombo, perse la vita qualche ora dopo in ospedale.

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Convinse il marito a compiere rapina finita nel sangue Condannata a 30 anniultima modifica: 2015-12-02T11:45:18+01:00da sagittario290