Novità Fiscali
15 Dicembre 2015 – 22:29
Bonus videosorveglianza, Legge di Stabilità 2016: a chi spetta e quali sono gli importi?
La Legge di Stabilità 2016 prevede l’introduzione di un bonus videosorveglianza sulle spese di sicurezza e vigilanza private. Cos’è e come funzione il nuovo credito d’imposta?
Francesco oliva
Nuovo bonus in forma di credito d’imposta per i cittadini che sostengono spese per l’acquisto di sistemi di videosorveglianza: videocamere di sicurezza e vigilanza di casa privata. E’ quanto prevede l’attuale proposta di modifica alla Legge di Stabilità 2016.
Com’è noto il tema della sicurezza è particolarmente avvertito in questo periodo, tra terrorismo e caos immigrati.
In questo contesto, si inserisce l’emendamento alla Legge di Stabilità 2016 nell’ambito del cosiddetto pacchetto «cultura e sicurezza».
Ecco nel dettaglio cos’è, come funziona e a chi spetta il bonus videosorveglianza proposto dal Governo.
Credito d’imposta-bonus videosorveglianza 2016: cos’è e come funziona?
Dunque cos’è e come funziona il bonus videosorveglianza proposto dal Goveno Renzi?
Il bonus videosorveglianza 2016 è una proposta (emendamento alla Legge di Stabilità 2016) che prevede un credito d’imposta per i cittadini che nelle proprie abitazioni istallano sistemi di videosorveglianza, telecamere, registratori audio-video o sottoscrivono contratti con agenzie di sorveglianza.
Fino alla fine del 2015, quindi, i cittadini che desiderano installare sistemi di videosorveglianza (di vario tipo) possono fruire «solo» della detrazione del 50% relativa alle ristrutturazioni edilizie.
A partire dal 1° gennaio 2016, invece, i cittadini potranno acquistare sistemi di videosorveglianza, telecamere, registratori audio-video o sottoscrivere contratti con agenzie di sorveglianza fruendo di un credito d’imposta.
Credito d’imposta-bonus videosorveglianza 2016: soggetti beneficiari
Nell’attuale formulazione della proposta del Governo i soggetti beneficiari del bonus videosorveglianza sono tutti i cittadini privati non titolari di partita IVA che sostengono spese per la sicurezza della propria famiglia e della propria abitazione.
Di conseguenza, non si tratta di un’agevolazione fiscale utilizzabile dalle imprese tant’è che l’emendamento in questione afferma testualmente: il bonus videosorveglianza vale solo per “persone fisiche non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa”.
Credito d’imposta-bonus videosorveglianza 2016: importi, quanto spetta?
L’emendamento proposto dalla maggioranza nell’ambito del pacchetto «cultura e sicurezza» è un intervento da circa 2,6 milioni di euro.
Tuttavia, ancora non sono stati resi noti gli stanziamenti previsti per i singoli interventi, oltre al bonus videosorveglianza e sicurezza vi sono l’estensione del bonus 80 euro per le forze dell’ordine, il bonus 1.000 euro per gli studenti dei conservatori per sostituire lo strumento musicale, il cosiddetto «bonus maggiorenni» e lo stanziamento previsto per l’edilizia scolastica.
Fonti vicine al Governo hanno comunque lasciato trapelare che il Ministro Padoan ha in mente un bonus videosorveglianza basato sui seguenti tre pilastri:
> limite di spesa per l’installazione di telecamere digitali e dei contratti per le agenzie di vigilanza;
> importo massimo di spesa che spetta alle singole famiglie beneficiarie del credito d’imposta;
> rilascio della certificazione e conformità alla legge sulla privacy.
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