Tosi: «Sicurezza ok E poi rubano anche al Louvre…»

Cronaca

20.11.2015

Tosi: «Sicurezza ok E poi rubano anche al Louvre…»

“Guardando le immagini il colpo era preparatissimo, perché non hanno mai parlato fra di loro, sono andati esattamente dove volevano, prelevando quello che volevano prelevare”. Così Flavio Tosi, sindaco di Verona, delega alla cultura e alle politiche della sicurezza, intervenuto a “Effetto Giorno” su Radio 24 in merito al furto avvenuto ieri notte al museo civico di Castelvecchio di Verona, dove sono stati sottratti anche cinque quadri del Tintoretto, un Rubens e un Mantegna.

Come è stato possibile? “Sono entrati nel momento di prechisura, che è l’unico momento critico dove nel museo non c’è nessuno, dove non è ancora chiuso verso l’esterno e quando la guardia giurata si appresta a chiudere il museo. Sono entrati a mano armata, hanno immobilizzato la guardia e una custode”.

Non c’erano allarmi? “In quel momento non c’erano ancora allarmi, perché in quella fase il museo è ancora aperto e non è ancora chiuso. Ci sono tutte le immagini delle telecamere, ma hanno agito a volto coperto. Erano in tre e sono fuggiti usando la macchina della guardia giurata, quindi hanno pianificato anche questo, e poi avevano chiaramente una macchina altrove. L’idea è di veri professionisti, di un furto commissionato, specifico”.

Ma non c’è stato un buco di sicurezza ? “Le norme che vengono applicate e i parametri di sicurezza non rendono impossibili i furti: li fanno anche al Louvre. E’ chiaro che questo dipende anche dal coraggio e dalla sfrontatezza di chi opera, e questi sono stati veramente sfrontati nell’agire: in quell’orario, con quelle modalità si sono anche assunti un margine di rischio notevole”.

IL SINDACO TOSI SU RAPINA A MUSEO CASTELVECCHIO

Il Museo di Castelvecchio è tra i tre siti (gli altri due sono Palazzo Barbieri, sede del Comune e il Comando Polizia Municipale) ritenuti strategici e sensibili dall’amministrazione comunale, vigilati 24 ore su 24 e presidiati in modo importante. La vigilanza del museo di Castelvecchio, diversamente dagli altri 2 edifici vigilati dalla polizia municipale, è affidata a una guardia giurata armata. L’importanza delle opere esposte nel Museo e del vicino Arco dei Gavi ha imposto già dal 2005 una implementazione del sistema di videosorveglianza, dotato di 48 telecamere all’ingresso, nelle sale espositive e lungo i camminamenti.

Il sistema consente di registrare e conservare le immagini fino a 5 giorni ed è collegato con una sala di controllo all’interno di Castelvecchio – a cui sono collegati tutti i sistemi di allarme volumetrici delle sale espositive – dove dalle 19 della sera alle 9 del mattino successivo di ogni giornata è presente una guardia giurata armata privata. Il Museo inoltre è dotato di procedure molto dettagliate sulla sicurezza interna, specie al momento della chiusura e apertura, quando avviene il cambio tra il personale comunale di vigilanza e l’istituto di vigilanza privata che presidia nelle ore serali e notturne il sito. Le procedure sono provate ed attualizzate. I sistemi antifurto, al momento della rapina, non erano perciò ancora stati attivati, così come i sensori volumetrici, collegati con la centrale operativa dell’istituto vigilanza privata. L’ingresso dei rapinatori è avvenuto a Museo ancora aperto, proprio al momento del cambio tra personale museale e vigilanza privata. L’area esterna del Museo di Castelvecchio inoltre è vigilata da altre telecamere di videosorveglianza cittadine, collegate con la Centrale Operativa della Questura e della Polizia Municipale, che riprendono l’area esterna e i principali incroci cittadini: le immagini sono già state messe a disposizione degli organi di polizia investigativi.

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Tosi: «Sicurezza ok E poi rubano anche al Louvre…»ultima modifica: 2015-11-21T11:15:13+01:00da sagittario290