Politiche marittime, armatori
12/10/2015
Pirateria, guardie giurate anche in West Africa e Mar Cinese meridionale
Il ministero della Difesa ha esteso le aree nel mondo dove le nostre navi possono imbarcare guardie armate. La settimana scorsa è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto relativo alla “Individuazione delle acque internazionali soggette al rischio di pirateria nell’ambito delle quali è consentito l’impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana”. Le aree identificate dal decreto sono: Mar cinese meridionale, Stretto di Malacca e Singapore, Africa occidentale, Oceano indiano, Mare arabico e Golfo Persico.
Le new entry sono West Africa e Mar Cinese del sud, zone in cui già da tempo è stato registrato un notevole incremento del fenomeno pirateria. “ll decreto – ha spiegato al Secolo XIX Stefano Messina, amministratore delegato della compagnia Ignazio Messina – è un segnale importante, di interesse e attenzione del governo, rispetto a una problematica che rimane uno dei grandi fattori di rischio per la flotta mercantile mondiale e quindi anche italiana. Proprio per questo sembra essere riconosciuta la necessità di una copertura estesa a tutte le principali aree dove operano i pirati”.