Eni promette: sorveglieremo l’oleodotto

Cronaca

10/10/2015

Eni promette: sorveglieremo l’oleodotto

Guardie giurate a controllo dell’oleodotto, controlli interni con un robot, sorveglianza vibro acustica: l’Eni si impegna a controllare meglio l’area che è stata vittima di due effrazioni, nel giugno e nel settembre scorso. Nel frattempo, le falde a valle dell’area sono inquinate: due pozzi chiusi per precauzione

Stefania Cava

TORTONA – La seconda effrazione nell’oleodotto interrato “Sannazzaro-Fegino” ha inquinato la falda a valle dell’area interessata: a dirlo è l’Arpa, dopo che i campionamenti prelevati nell’area interessata dallo sversamento hanno evidenziato valori oltre il limite consentito. Per precauzione, così, dalla mattina di ieri, venerdì 9 ottobre, due ordinanze limitano l’utilizzo dell’acqua dei due pozzi della Cascina Ruggera.

Nel frattempo, il tanto atteso incontro tra Amministrazione Comunale e vertici Eni ha dato i primi frutti: nel pomeriggio di giovedì 8 ottobre, infatti, il sindaco Gianluca Bardone, l’assessore all’ambiente Davide Fara e il dirigente settore territorio e ambiente, Piero Mezzapelle hanno chiesto al colosso rassicurazioni in merito alla sicurezza della tratta, soggetta a due effrazioni in un lasso di tempo davvero ristretto. Le misure di tutela e salvaguardia dell’oleodotto, hanno spiegato i dirigenti Eni, sono di due diversi tipologie, spalmate sul breve e medio periodo. Le stesse effrazioni sembrerebbero essere aumentate anche sul territorio nazionale, chiaro segnale di come la pratica del Sannazzaro- Fegino sia, in realtà, molto più diffusa. Già nelle prossime settimane, così, Eni implementerà la sorveglianza sull’oleodotto, grazie all’assunzione delle Guardie Giurate, che effettueranno sopralluoghi con frequenza ravvicinata nei punti che più si prestano, per le caratteristiche ambientali, a consentire le effrazioni dolose.

Seguiranno quindi controlli straordinari sullo stato di conservazione dell’impianto, attraverso l’utilizzo di un sistema di ispezione interna con Pig, un apposito robot che consente di misurare l’eventuale assottigliamento delle pareti delle condotte eeventuali danneggiamenti. L’impegno di controllo, poi, passerà anche attraverso un innovativo sistema di sorveglianza vibro acustico, applicata sulla tratta tortonese, per rilevare i tentativi di effrazione e individuare con precisione il punto in cui tale effrazione è in corso. L’intervento, programmato per dicembre 2016, è stato tuttavia anticipato a giugno dopo le sollecitazioni dell’’Amministrazione e del Settore Territorio e Ambiente.

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Eni promette: sorveglieremo l’oleodottoultima modifica: 2015-10-11T11:15:12+02:00da sagittario290