Cronaca
19 agosto 2015
Vigilantes a guardia del pontile fino all’ultima domenica del mese
Mentre viene confermato il sit di protesta contro la recinzione, infiamma la polemica Sinistra e Cinque Stelle contro Mallegni. I balneari: rendere in parte attrezzata la spiaggia libera
di Luca Basile
PIETRASANTA. C’è chi protesta, chi ingaggia le guardie giurate, chi ancora parla di soluzione disumana e chi, come alcuni concessionari, invita i contestatori a dotarsi di rastrelli e scope per pulire la zona rossa dell’arenile. La vis dialettica intorno alla rete anti-bivacco al pontile di Tonfano si impenna: nel frattempo sabato prossimo, nel pomeriggio, andrà in scena un sit-in per dire no ad una soluzione che divide e fa discutere.
Guardie. «Abbiamo deciso di prolungare la presenza di una guardia giurata, per controllare lo spazio del sotto-pontile, fino al 30 agosto. Il costo? Circa 800 euro, visto che i giorni di ferragosto non ci saranno addebitati. Una spesa minima che vedremo se da condividere o meno con i balneari» fa sapere l’assessore Andrea Cosci.
Lazzerini. «Ricorrere alla rete è decisione inumana: negare un po’ d’ombra a persone che fanno chilometri sotto il sole è inaccettabile. Addirittura, per allontanare chi non può permettersi ombrelloni e sdraio, si “militarizza” la zona, con tanto di guardie giurate pagate con soldi pubblici – incalza il capogruppo di Sinistra per Pietrasanta Pietro Lazzerini – lo scorso anno, quando eravamo noi ad amministrare la città, come giunta bocciammo la proposta dei balneari di allestire una rete nel sotto-pontile: quella stessa rete che l’allora sindaco Lombardi pagò di tasca propria, visto che ormai era già stata acquistata dalla categoria. Sabato, come Sinistra per Pietrasanta, saremo al sit-in al pontile: controllo e decoro si possono comunque garantire, se questi sono i problemi anche se ritengo altre le priorità in città, coinvolgendo associazioni, carabinieri in pensione e comunque improntando una politica di accoglienza».
Cinque Stelle. Fendenti verbali contro sinistra e destra dal Movimento 5 Stelle. «Un altro lembo di spiaggia che un tempo era pubblica, perché antistante una piazza a mare, oggi viene interdetto a tutti. La cosa viene mascherata come un’operazione di “decoro urbano”, triste espressione che ormai serve a motivare le più infelici azioni di polizia amministrativa. In Ungheria si stendono centinaia di km di filo spinato e certo le amministrazioni versiliesi non potevano restare indietro. L’ectoplasma politico Pd (vedi Buratti a Forte) e Fi-Fdi-Lega ha sfoderato una nuova arma contro ciò che infastidisce i villeggianti, ciò che non è carino e ben tenuto, in poche parole contro il povero. Invece di restituire alla collettività le spiagge libere che le sono da sempre appartenute (quelle antistanti le piazze a mare di Tonfano e di Fiumetto), l’amministrazione Mallegni si preoccupa di consolidarne lo sfruttamento commerciale, dopo che le precedenti amministrazioni hanno abdicato alle proprie responsabilità di pulizia e sorveglianza della balneazione impedendo l’uso pubblico di un bene che appartiene alla comunità».
Spiaggia libera. Alza la voce contro il Pd, il presidente del consorzio balneare, Francesco Verona. «Il capogruppo Forassiepi ha parlato di spiaggia di Motrone, da noi gestita, in stato di abbandono. Sono affermazioni che non accettiamo. Ogni giorno garantiamo pulizia e sorveglianza. Il controllo di notte non è di nostra competenza. Soluzioni? Illuminare la spiaggia libera e attrezzarla – quindi renderla anche a pagamento, ndr – in parte».