Terni, vertenza Cesar: Prefetto soddisfatto

Attualità

05 ago 2015 14:36

Terni, vertenza Cesar: Prefetto soddisfatto

Anche il sindaco plaude all’intesa formalizzata mercoledì mattina presso la Dtl. Ma c’è chi teme l’effetto a cascata

La riunione presso la Direzione territoriale del lavoro, mercoledì mattina, è servita a definire i dettagli dell’accordo sottoscritto nella tarda serata di martedì in prefettura. Tutto confermato: dodici guardie giurate della Cesar Group passeranno alla Sicuritalia nell’ambito del cambio di appalto per la vigilanza delle portinerie Ast.

VERTENZA CESAR GROUP: LE TAPPE

Portieri Dal tavolo è emerso anche l’impegno di Sicuritalia – «non scontato, segno della volontà di dialogare», affermano i sindacati – a valutare i due dipendenti Cesar impegnati in mansioni di portierato e per questo esclusi dalle clausole di salvaguardia e quindi dal passaggio. Per loro è previsto un colloquio che, se andrà a buon fine, potrebbe condurre ad un’eventuale assunzione.

La nota In merito all’intesa, la prefettura di Terni ha diffuso una nota in cui si afferma che «dopo una lunga e difficile trattativa, le parti sono giunte ad una soluzione condivisa che questa mattina è stata formalizzata presso la Direzione territoriale del lavoro di Terni, secondo la procedura prevista dal contratto collettivo nazionale. In particolare – scrivono dall’Ufficio territoriale del Governo – la Sicuritalia procederà al cambio di appalto assorbendo a tempo indeterminato 12 guardie dell’istituto uscente per svolgere le attività di vigilanza previste dal nuovo capitolato, mentre i servizi che sono rimasti esclusi dalla nuova gara e che riguardano la vigilanza in altre postazioni, verranno assicurati con personale Sicuritalia a tempo determinato, per un periodo di tre mesi, in attesa che Ast riorganizzi la propria vigilanza. Qualora questo periodo dovesse prolungarsi – conclude la nota – la Sicuritalia si è impegnata ad assumere il personale con qualifica di guardia giurata particolare ex Cesar Group».

Il prefetto «La soluzione raggiunta – afferma il prefetto Gianfelice Bellesini – è un’ulteriore prova dell’attenzione e dell’impegno delle istituzioni ai problemi occupazionali del territorio. Anche in questa occasione la collaborazione e la buona volontà dimostrata da tutte le parti interessate, ha permesso di raggiungere un importante risultato che si confida possa aprire prospettive positive per i lavoratori».

Il dubbio Al netto degli umori, fisiologicamente diversi come lo sono le situazioni personali, fra i lavoratori Cesar si riflette anche su un altro aspetto: «In questo accordo – affermano alcuni di loro – vediamo un precedente rischioso per tutte quelle aziende che, in Ast e non solo, si trovano a dover affrontare un cambio di appalto. Il fatto che per tutta una serie di ragioni non sia stato fatto valere fino in fondo il contratto nazionale che impone il passaggio del 100% dei lavoratori, in un settore con regole stringenti come la vigilanza privata, potrebbe finire per lasciare campo libero ad Ast che potrebbe fare il bello e il cattivo tempo su tutta una serie di situazioni molto meno vincolate dal punto di vista normativo. E questo già dalle prossime settimane».

Il sindaco Sull’accordo raggiunto in prefettura, dice la sua anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo: «Voglio ringraziare il prefetto di Terni, dottor Bellesini per un primo, importante, anche se parziale, risultato raggiunto martedì sera nella vertenza Cesar Group-Sicuritalia. Al di là della presa in carico da parte di Sicuritalia di 12 dipendenti della Cesar, cosa comunque che rasserena alcuni lavoratori e le loro famiglie, è importante aver garantito il rispetto dei contratti (sic, ndR) e delle norme che regolano il comparto sicurezza. Ora – aggiunge il primo cittadino – bisogna attivare gli idonei ammortizzatori sociali per quelli che momentaneamente non sono riassorbiti e vigilare sulla riorganizzazione delle portinerie di Ast per valutare se si aprono ulteriori spazi occupazionali in grado di dare una risposta a tutti i lavoratori. Su questo la giunta e il consiglio comunale continueranno ad assicurare il proprio impegno».

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