Napoli. Lite al Cardarelli. Infermiere ferito da un coltello. Allarme sicurezza: impossibile individuare persone armate

Cronaca

12/08/2015

Napoli. Lite al Cardarelli. Infermiere ferito da un coltello. Allarme sicurezza: impossibile individuare persone armate

Napoli. Violenza contro i camici bianchi: il Cardarelli ancora una volta teatro di aggressioni in corsia. Un infermiere di 52 anni in servizio presso il reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale è stato aggredito e accoltellato da un suo ex collega durante il cambio turno. In questo caso, tuttavia, a spingere la mano dell’aggressore sarebbero motivi privati, legati a un debito insoluto. L’episodio è avvenuto l’altro ieri poco dopo l’orario di visite in concomitanza con la pausa pranzo. Nel dispaccio delle guardie giurate – consegnato ieri nelle mani del vicedirettore sanitario di presidio Fabio Perfetti – la ricostruzione dei fatti di lunedì 10 agosto. Poco dopo le 14, lungo i viali del Cardarelli regna la calma. Un 60enne viene notato sotto il padiglione Palermo da una delle guardie giurate che piantonano le divisioni. Il sorvegliante nota qualcosa di strano, in particolare «l’incedere spedito dell’uomo e il suo rapido farsi largo tra la gente». Non abbastanza da spingerlo a fermarlo. «Durante l’orario di visite la sorveglianza allenta le maglie per facilitare il via vai di assistenti e familiari dei ricoverati – dice una guardia giurata impiegata al pronto soccorso – siamo preparati a tutto ma questo è un ospedale, non una banca. Non abbiamo certo il metaldetector. Del resto migliaia di persone varcano la soglia dei vari padiglioni dell’ospedale ogni giorno portando con sé vettovaglie e generi di prima necessità oltre a pensieri e afflizioni legate alle malattie dei congiunti. Impensabile controllare tutti. Ai padiglioni la sorveglianza non è così ferrea come al pronto soccorso dove, invece, si concentra la maggior parte degli episodi di violenza». Insomma, una falla nel sistema di sicurezza non eliminabile, ma di cui approfittano anche ambulanti, fornitori di assistenza infermieristica a pagamento (offrono turni notturni e diurni) e altri prestatori di servizi di ogni genere: dal taglio della barba al sostegno sociosanitario. Una corte dei miracoli di abusivi che, pur mitigata negli ultimi anni dal rafforzamento delle misure di vigilanza messe in campo dalla direzione sanitaria, è ancora uno dei mali della sanità partenopea. Ma torniamo ai fatti. L’aggressore guadagna facilmente il secondo piano del padiglione B e dopo un breve diverbio con la vittima predestinata tira fuori il coltello e lo colpisce al braccio. L’infermiere aggredito perde sangue ma si difende. È un uomo alto e corpulento, disarma il suo aggressore e ha la meglio. Le urla attirano la guardia giurata di turno al pianoterra che allerta i Carabinieri. Intervengono i militari della stazione Napoli Vomero che identificano l’aggressore avviando subito le indagini. Entrambi finiranno al Pronto Soccorso, l’infermiere aggredito con una prognosi di 15 giorni. L’altro con una medicazione alla testa e al braccio per lesioni lacerocontuse. Il movente? Secondo le ricostruzioni degli inquirenti sarebbe da attribuire a vecchie ruggini legate a un debito di 200 euro maturato per piccoli lavori e assistenza extra ospedaliera scambiati tra colleghi ma non riconosciuti. «Fatti privati – dice il commissario del Cardarelli Patrizia Caputo – che investono l’ospedale di striscio, solo perché questa è una realtà complessa, un mondo in cui il ruolo pubblico si mischia e si confonde con il microcosmo sociale rispecchiandone tutte le difficoltà. E di cui bisogna tenere conto anche sul piano dell’organizzazione dell’ordine pubblico». (Ettore Mautone – Il Mattino)

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Napoli. Lite al Cardarelli. Infermiere ferito da un coltello. Allarme sicurezza: impossibile individuare persone armateultima modifica: 2015-08-13T11:15:14+02:00da sagittario290