Inchiesta per omicidio e porto abusivo d’armi

iltirreno

Cronaca

14 agosto 2015

Inchiesta per omicidio e porto abusivo d’armi

Ipotesi preterintenzionale contestata all’ex compagno di Davide Giuliani. La prefettura: da febbraio l’autore non aveva più la licenza per la pistola

di Pietro Barghigiani

PISA. Il primo faccia a faccia tra il procuratore reggente Antonio Giaconi e l’indagato Simone Paolini si è risolto con un sostanziale silenzio. Poco più di un’ora nel primo pomeriggio di ieri dentro gli uffici di via Beccaria. Interrogatorio differito è il termine tecnico. Appuntamento a stamani quando la guardia giurata, di nuovo accompagnata dall’avvocato Erminia Imperio, tornerà a sedersi davanti al magistrato per dare la sua versione dei fatti.

L’iscrizione automatica sul registro degli indagati è un atto dovuto per consentire al 37enne pisano, arrivato in t-shirt arancione, bermuda mimetici e scarpe sportive, di nominare i suoi consulenti in occasione di accertamenti tecnici irripetibili come l’autopsia di Davide Giuliani, la vittima della sparatoria, in programma domani all’istituto di medicina legale. Paolini è indagato per omicidio preterintenzionale e porto abusivo di armi. Il paradosso di questa vicenda tragica è che il rapinatore, in congedo parentale da circa un anno, poteva circolare con una pistola per effetto del decreto prefettizio con cui si viene autorizzati a svolgere la professione di guardia giurata e che nei suoi confronti sarebbe stato in vigore fino al 2 gennaio 2016.

Al contrario, la guardia giurata in servizio al Palabingo non poteva detenere armi, né svolgere attività di vigilanza. Il 4 febbraio il decreto di nomina era scaduto e in prefettura non risultano richieste di rinnovo. «Era sprovvisto del decreto di guardia particolare giurata e della licenza di porto di pistola, essendo i suddetti titoli di polizia scaduti il 4 febbraio 2015 e mai rinnovati» fa sapere la prefettura. Un impiccio burocratico che, se non sposta la dinamica dei fatti, allarga l’orizzonte delle presunte responsabilità non solo singole, ma anche riferibili al datore di lavoro della guardia sotto inchiesta.

«Non abbiamo niente da dichiarare» sono le uniche parole che l’avvocato Imperio ha pronunciato in fotocopia all’ingresso e all’uscita della Procura dopo aver incontrato il pm Giaconi. Stamani, oltre all’interrogatorio di Paolini, verranno anche nominati il consulente balistico della Procura, Vittorio Balzi di Viareggio e il medico legale, Luigi Papi che domani effettuerà l’autopsia sulla vittima della tragica rapina. Un colpo da disperati nel quale Giuliani ha messo a repentaglio l sua vita per 5-6.000 euro.

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Inchiesta per omicidio e porto abusivo d’armiultima modifica: 2015-08-15T11:30:05+02:00da sagittario290