Cronaca
15 agosto 2015
Per il vigilante-rapinatore fatale l’emorragia provocata dai due proiettili
L’autopsia su Davide Giuliani, la guardia giurata che ha vestito i panni del rapinatore per sottrarre l’incasso del Bingo al collega Simone Paolini, il quale ha fatto fuoco e lo ha ucciso
PISA. È stata un’emorragia interna a uccidere Davide Giuliani, la guardia giurata fuori servizio, di 46 anni, ferita a morte prima dell’alba di giovedì scorso dopo aver cercato di rapinare l’incasso del Palabingo di Cascina , nel Pisano. È quanto è emerso dall’autopsia fatta il 15 agosto dal medico legale Luigi Papi alla presenza dei consulenti tecnici nominati dai familiari del 46enne e da Simone Paolini, il vigilante che ha sparato ferendo a morte Giuliani, tra l’altro suo collega nella stessa società di guardie giurate.
I due colpi di pistola esplosi da Paolini, che ha sparato dall’interno dell’abitacolo dell’auto di servizio, hanno raggiunto il rapinatore nella parte sinistra del corpo all’addome e tra collo e torace. Entrambi non sono stati immediatamente letali ma hanno innescato un’emorragia interna che in pochi minuti ha ucciso Giuliani.
Intanto non si ferma l’attività investigativa: i carabinieri hanno ascoltato altre quattro guardie giurate dell’istituto di vigilanza Guardie di città – di cui dipendente Paolini e per il quale lavorava anche Giuliani – che erano in servizio quella notte. Si tratta dell’addetto alla centrale operativa, di due graduati che avevano predisposto gli ordini di servizio per la nottata e il vigilante smontato dal suo turno di lavoro alle 23. Al centro dei colloqui c’è proprio l’organizzazione del lavoro dell’istituto visto che Paolini aveva le licenze scadute da mesi sia per il possesso di pistola che per svolgere la mansione di portavalori e avrebbe dovuto ricoprire solo incarichi di ufficio.