Cronaca
Agosto 28, 2015 07:36
Catania, maxi sequestro della Gdf ad azienda di vigilanza
I tre sono indagati per reato di riciclaggio dei proventi di reati tributari e fallimentari in precedenza commessi dal padre Placido, in qualità di rappresentante legale della “Vigilnot Trinacria srl”.
Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catania sono state avviate dopo “segnalazioni di operazioni sospette” della Banca d’Italia. La societa’, che effettuava servizi di vigilanza privata, era stata dichiarata fallita nel 2001 con un passivo di 4 milioni di euro, inclusi crediti dell’erario per circa un milione.
I riscontri operati dalle Fiamme gialle etnee, dapprima di iniziativa e successivamente su delega della Procura della Repubblica di Catania, hanno consentito di accertare che le somme rientrate erano state precedentemente distratte dal patrimonio della “VIGILNOT TRINACRIA S.r.l.”
I bonifici dai conti svizzeri a quelli catanesi, necessari per il perfezionamento delle operazioni di ‘scudo fiscale’, sono stati disposti dal titolare della società, Placido Russo.
I beni, secondo la Finanza, provenivano da operazioni illecite e, per questo, sono stati sequestrati. Il sequestro ha riguardato fondi finanziari e rapporti bancari per 1,1 milioni, un appartamento a Catania e un locale commerciale nella zona di Capo Mulini, ad Acireale.
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