Furti di cocomeri, i produttori costretti ad assumere i vigilantes

gazzettadireggio

Cronaca

13 luglio 2015

Furti di cocomeri, i produttori costretti ad assumere i vigilantes

Bande organizzate in azione nei campi di Novellara e Santa Vittoria. Un agricoltore esasperato: «Abbiamo le ronde e combattiamo tutte le notti. Siamo disperati»

di Mauro Grasselli

NOVELLARA. Un tempo c’erano i ladri di galline, i ladri di biciclette ed anche i ladri di cocomeri (o cocomere, come vengono chiamate in provincia di Reggio Emilia). Ladri e quindi responsabili, per la legge, di reati uguali quelli che avvengono al giorno d’oggi. Ma all’epoca quasi sempre si rubava per mangiarsi la gallina o la cocomera, in prima persona. Oggi invece si ruba per rivendere. E nemmeno i produttori di angurie sono risparmiati dai ladri, organizzati in vere e proprie bande.

Ne sanno qualcosa – da anni, ma il fenomeno si è accentuato negli ultimi tempi – i produttori della Bassa reggiana, in particolare quelli di Novellara, dove viene prodotto un tipo di cocomera che proprio nei giorni scorsi ha ottenuto la certificazione Igp (indicazione geografica protetta). Occorre attendere solo la pubblicazione del Disciplinare sulla Gazzetta Ufficiale e i 30 giorni di tempo previsti per accogliere eventuali opposizioni, decorsi i quali l’Associazione produttori potrà richiedere l’utilizzo transitorio del marchio e avviare la commercializzazione in Italia dell’anguria reggiana Igp, primo prodotto a Indicazione geografica protetta esclusivamente reggiano.

Nel frattempo i furti si sono intensificati, ovviamente di notte. Al punto che i produttori hanno dovuto ingaggiare dei vigilantes. «Praticamente combattiamo tutte le notti – racconta uno dei produttori – e facciamo fatica ad arginare il fenomeno. E’ un tentato furto continuo. Passano con camion e camioncini. A volte sono persone maggiorenni che scaricano gruppi di minorenni e poi ripassano per caricare le cocomere e scappare. Una volta ho fotografato dei ragazzi che mi stavano derubando e uno di loro mi dice: “Bravo! Siamo minorenni. Ti denunciamo per pedofilia”. Chi sono? Possono essere persone del posto o stranieri. Qui da noi abbiamo scoperto anche dei cinesi, che abbiamo denunciato così come altri. Ma tanto al processo non si presentano e vengono processati in contumacia».

Furti che avvengono «a Novellara, a Bagnolo e a Santa Vittoria», spiega il produttore di angurie. Una battaglia che costringe lui e i suoi colleghi a dotarsi di guardie notturne. «Io le ho da 4-5 anni. E la crisi di quest’ultimo periodo ha aggravato la situazione. Ora ho due vigilantes a Novellara, necessari per sorvegliare l’area estesa e le serre, e uno a Bagnolo, dove ho un’area più limitata. Ma nei weekend ne servono due anche a Bagnolo, altrimenti uno da solo non riesce a controllare tutti i lati dell’area di produzione. Anche altri produttori di cocomere devono ricorrere alle ronde notturne. E non sono furti come quelli che avvenivano una volta, quando si rubava una cocomera per mangiarla. Ora le rubano per rivenderle».

Sì, perché oltre al danno (alle serre, dove i ladri fanno dei buchi, e alle piante, al di là del valore delle angurie), c’è anche la beffa: «Lungo le strade ci sono molti venditori. Secondo me, tanti di loro non sono in regola perché vendono angurie rubate. Dovrebbero controllarli. Nei miei chioschi vengono a controllare, giustamente, e viene anche l’Ausl.

Vorrei sapere se fanno altrettanto con i venditori di cocomere lungo le strade».

E le forze dell’ordine? «Ci siamo andati varie volte. Ogni tanto fanno un giro con la macchina. Dicono che non riescono ad essere ovunque. Noi però siamo disperati».

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/07/13/news/vigilantes-contro-i-ladri-di-cocomeri-1.11771054

Furti di cocomeri, i produttori costretti ad assumere i vigilantesultima modifica: 2015-07-14T10:45:28+02:00da sagittario290