Cronaca
23 giugno 2015
Vigilante picchiato con la catena dai ladri al Lidl
Aggressione al supermercato di via del Plebiscito a Padova: due nordafricani sono stati scoperti a rubare e hanno reagito
di Enrico Ferro
ARCELLA. Sembrava il solito furtarello da supermercato con gente affamata che ruba i generi alimentari dagli scaffali ma è finita decisamente peggio: uno dei due ladri preso a catenate un vigilante.
È successo nel tardo pomeriggio di ieri al supermercato Lidl di via del Plebiscito. Due nordafricani sono stati notati dagli addetti all’anti taccheggio mentre si aggiravano con fare sospetto tra gli scaffali del discount. Nel momento in cui si sono avvicinati alle casse il vigilante ha tentato di fermarli per un controllo ma questi si sono messi a correre nel tentativo di guadagnare l’uscita.
Fuori dal supermercato uno dei due, quando si è reso conto che il vigilante non mollava, gli ha mostrato un coltello per assicurarsi la fuga. Non contento ha preso la catena della bicicletta, iniziando a vibrare colpi in aria. Con uno di questi colpi ha ferito alla testa il dipendente dell’agenzia di vigilanza.
Sul posto sono accorse le pattuglie della Squadra volante, oltre che l’ambulanza del Suem 118. La vittima dell’aggressione ha fornito la descrizione dei due nordafricani, in modo da aiutare il più possibile gli agenti. Le volanti, subito dopo il primo intervento, hanno battuto a tappeto l’area circostante, tra Arcella e Mortise. Fino ad ora, però, dei due aggressori nessuna traccia.
La speranza è che le telecamere interne al supermercato abbiano ripreso i due e che grazie ai fotogrammi sia possibile ricavare un identikit buono per le ricerche su strada.
Il vigilante ferito è stato ricoverato d’urgenza in pronto soccorso e tenuto sotto osservazione fino a sera. Ha rimediato una ferita alla testa ma non desta particolari preoccupazioni.
I furti nei supermercati sono diventati ormai una costante. Ne vengono denunciati ogni giorno e mai come in questo periodo gli addetti all’anti taccheggio sono sottoposti a situazioni potenzialmente pericolose come quella di ieri. Anche questo è un effetto della crisi economica che non molla e all’aumento della povertà.