Rapina al Tarì, arrestata guardia giurata: era il “basista”

Cronaca

22 giugno 2015

Rapina al Tarì, arrestata guardia giurata: era il “basista”

Dopo aver immobilizzato i due vigilantes in servizio al suo interno – potendo contare sul determinante contributo della guardia Petruolo – i rapinatori riuscivano a impossessarsi della somma di circa 15 milioni di euro.

Dopo l’allarme attivato da un altro dipendente della “Battistolli”, in servizio in un’altra area dello stabile – il quale si era accorto tempestivamente della presenza della banda di rapinatori attraverso il sistema di videosorveglianza interno – i rapinatori si vedevano costretti ad abbandonare il veicolo e l’intera refurtiva (è risultata mancante solo la somma di 15mila euro), e a fuggire a piedi nelle campagne circostanti.

Sul posto sopraggiungevano numerose pattuglie di polizia e carabinieri. Il coinvolgimento di Petruolo veniva accertato grazie alle riprese di videosorveglianza e ai rilievi tecnici della polizia scientifica di Caserta. Risultava, pertanto, che la guardia giurata aveva agevolato l’accesso al caveau dei rapinatori e neutralizzato una seconda guardia giurata presente. Utilizzando un cellulare “citofono”, Petruolo, tramite sms, aveva comunicato ai complici, per la riuscita del colpo, tempi e condizioni di accesso al caveau e, arrivato il furgone blindato, aveva aperto la porta blindata consentendo l’ingresso nell’area protetta.

Dopo aver immobilizzato i due vigilantes in servizio al suo interno – potendo contare sul determinante contributo della guardia Petruolo – i rapinatori riuscivano a impossessarsi della somma di circa 15 milioni di euro.

Dopo l’allarme attivato da un altro dipendente della “Battistolli”, in servizio in un’altra area dello stabile – il quale si era accorto tempestivamente della presenza della banda di rapinatori attraverso il sistema di videosorveglianza interno – i rapinatori si vedevano costretti ad abbandonare il veicolo e l’intera refurtiva (è risultata mancante solo la somma di 15mila euro), e a fuggire a piedi nelle campagne circostanti.

Sul posto sopraggiungevano numerose pattuglie di polizia e carabinieri. Il coinvolgimento di Petruolo veniva accertato grazie alle riprese di videosorveglianza e ai rilievi tecnici della polizia scientifica di Caserta. Risultava, pertanto, che la guardia giurata aveva agevolato l’accesso al caveau dei rapinatori e neutralizzato una seconda guardia giurata presente. Utilizzando un cellulare “citofono”, Petruolo, tramite sms, aveva comunicato ai complici, per la riuscita del colpo, tempi e condizioni di accesso al caveau e, arrivato il furgone blindato, aveva aperto la porta blindata consentendo l’ingresso nell’area protetta.

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Rapina al Tarì, arrestata guardia giurata: era il “basista”ultima modifica: 2015-06-23T11:15:32+02:00da sagittario290