Mom, tutela legale all’autista aggredito «Ha evitato il peggio»

TribunaTreviso

Cronaca

11 giugno 2015

Mom, tutela legale all’autista aggredito «Ha evitato il peggio»

Colpito in volto da un passeggero, sporgerà denuncia L’azienda: «Avanti tutta con telecamere su bus e stazioni»

di Serena Gasparoni

«Solo la fermezza dell’autista ha permesso di evitare conseguenze peggiori. Un’aggressione assurda, avvenuta in mezzo alla folla, proprio per questo non prevedibile. È un rischio collaterale del mestiere d’autista ma stiamo adottando tutte le misure necessarie perchè fatti così non si ripetano: telecamere nelle stazioni e negli autobus». A parlare Giulio Sartor, presidente di Mom, la società unica per il trasporto su gomma. Commenta così l’ennesimo caso di un autista aggredito da una coppia di stranieri, presumibilmente d’origine sudamericana davanti alla stazione ferroviaria di Treviso. «L’autista sporgerà sicuramente denuncia e noi come azienda daremo tutto il supporto legale al nostro dipendente», continua Sartor. Intanto però Mom, prosegue, in accordo con le direttive emanate dal tavolo di concertazione sulla sicurezza con la Prefettura, con l’installazione di telecamere nelle autostazioni e relativi piazzali, l’incremento degli appostamenti di guardie giurate e a breve la messa in circolazione di autobus muniti di telecamere. «Dopo le telecamere installate nell’autostazione di Lungo Sile Mattei, a breve verranno installate anche in quella di Conegliano. A presidiare la zona verranno impiegate delle guardie giurate, ma non solo», spiega Sartor, «entro fine mese verranno messi in circolazione cinque nuovi autobus, che verranno adoperati per il trasporto urbano. Tutti e cinque dotati di telecamere: in caso di aggressione o atti vandalici così disporremo immediatamente delle immagini necessarie per identificare eventuali responsabili». La vittima del fatto avvenuto lunedì attorno alle 15 è F.C., un trevigiano di 48 anni, autista assunto in Mom da ben 22 anni.

Era al volante dell’autobus della linea 3, Treviso-Silea, quando, alle 13.20, arrivato a Fiera, fa scendere alcuni viaggiatori. Tra questi c’è anche una coppia di giovani sudamericani che, non appena scesi, attraversano la strada, davanti al mezzo, proprio mentre sta ripartendo. L’autista riesce a bloccare l’autobus in tempo per non investire la coppia. A quel punto, F.C con l’indice della mano destra fa segno di no per far intendere alla coppia che non era proprio il caso di rischiare di essere investiti. Verso le 14, l’autobus guidato da F.C. è di nuovo a Fiera e alla stessa fermata la coppia straniera sale sul mezzo della Mom. I due giovani riconoscono l’autista e si dirigono verso di lui e, davanti agli altri passeggeri, iniziano ad insultarlo. «Io», spiega l’autista, «a quel punto ho solo detto loro che si stavano sbagliando, che forse avevano mal interpretato il gesto e che comunque non potevo parlare. Loro invece hanno continuato a ingiuriarmi dandomi del “razzista”. Poi sono scesi». La terza parte della vicenda avviene poco prima delle 15 quando, in piazza San Leonardo la coppia di sudamericani risale in autobus. L’autobus giunge a destinazione. La gente scende, il giovane sudamericano attende che l’autista, per il cambio turno, per sferrargli prima un pugno alla schiena e poi un altro in faccia. Il tutto in mezzo alla gente che attonita ha assistito alla scena. Trasportato all’ospedale con un’ambulanza, l’uomo è stato sottoposto a radiografie e poi dimesso in serata.

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