Casa de Napoli, scoppia la polemica: «Amministrazione incapace, la struttura è in stato disastroso»

Politica

sabato 13 giugno 2015

La querelle

Casa de Napoli, scoppia la polemica: «Amministrazione incapace, la struttura è in stato disastroso»

S’infiamma il dibattito sulla struttura adibita a centro di accoglienza per i migranti, con l’ex assessore alle politiche sociali Mastropasqua che accusa la giunta Gemmato di aver gestito in modo disastroso la vicenda

di Redazione

Un paio di giorni fa è stata sgomberata Casa de Napoli, la struttura utilizzata come ricovero temporaneo per i migranti giunti a Terlizzi nel periodo della raccolta delle olive come lavoratori stagionali. Un decreto comunale aveva posto come limite ultimo per la permanenza degli stagionali la fine di gennaio, ma l’ospitalità si è protratta per qualche mese ancora. Lo sgombero si è tuttavia svolto senza incidenti o episodi critici.

«I vigili urbani con le guardie giurate della vigilanza di Terlizzi hanno cercato di persuadere gli immigrati che soggiornavano “fuori controllo” dall’immobile», informa il presidente del consiglio comunale, Michele Grassi. «Ora, la struttura è sotto vigilanza delle guardie giurate, per la sanificazione complessiva». Per quanto riguarda il futuro di Casa de Napoli, ricorda lo stesso Grassi, il «29 agosto 2014 la Giunta deliberò quale atto di indirizzo che quella struttura fosse destinata – con il trasloco, a breve, delle aule di scuola materna/dell’infanzia – a Rete di Pronto Intervento Emergenza Abitativa e Rete di accesso sportello immigrati, incaricando il dirigente dell’Utc di rendere la struttura funzionale e rispondente ai requisiti minimi previsti dal regolamento regionale n. 4 /2007».

Molti cittadini nell’arco di questi mesi di accoglienza si sono lamentati della condotta di alcuni migranti, che a loro avviso hanno spesso creato disordini e compiuto atti di inciviltà, infastidendo gli esercenti e gli abitanti dell’area attorno alla struttura. Molti altri trovano però che questa situazione di “anarchia” sia stata favorita dall’inerzia dell’amministrazione, accusata di aver navigato nel buio nella vicenda.

Al netto delle eventuali responsabilità da accertare, ciò che pare evidente è che la questione non sia soltanto di ordine sociale o fors’anche morale, ma anche e soprattutto di natura politica. Tale piega ha assunto, infatti, in questi giorni la discussione, che si sta svolgendo – come sempre più spesso accade – in buona parte sui social network.

«Non erano i migranti a soggiornare “fuori controllo”», sostiene su facebook un cittadino, «ma il Comune a non avere avuto mai il controllo. Se sino ad oggi è andato tutto bene e queste persone hanno avuto un minimo di accoglienza è solo grazie ai volontari delle diverse associazioni che si sono prodigati affinché questi ESSERI UMANI potessero avere un tetto, un’assistenza ed un abbraccio. Finita la campagna elettorale, l’emergenza freddo e ripristinati gli appetiti, l’amministrazione butta fuori i migranti senza essersi preoccupata di un’alternativa. Le stesse associazioni avevano chiesto al Sindaco, al termine di un ciclo d’incontri chiamato “Pensieri Migranti” (17 aprile 2015), di cominciare a gettare sin da subito le basi dell’accoglienza di domani».

Un altro utente si chiede se il Comune di Terlizzi sia ora, a sgombero avvenuto, «a conoscenza del numero di persone (migranti/ clandestini/ rifugiati ecc.) presenti sul territorio comunale»: «dove “alloggiano”? Cosa fanno? Se hanno bisogno di assistenza medica?».

Per Michele Grassi l’unico modo per risolvere la faccenda è che tutta la comunità terlizzese, amministratori e cittadini, si sforzi di operare in coordinamento, dimostrando buon senso e spirito di servizio. Non è affatto dello stesso avviso, tuttavia, l’ex assessore alle politiche sociali dell’amministrazione Di Tria, Santina Mastropasqua, che interviene nella querelle attaccando frontalmente la giunta Gemmato per la gestione dell’intera vicenda, giudicata disastrosa e “illegale”:

«Quel centro non è mai stato autorizzato! Un conto sono gli atti di indirizzo della giunta comunale, un conto sono gli atti di gestione (l’autorizzazione è un atto di gestione), che competono ai dirigenti. L’imbarazzo dei dirigenti e il loro silenzio la dicono lunga sulla situazione di illegalità della vicenda immigrati a Terlizzi», osserva Mastropasqua.

«Occorre che gli attori sociali si assumano direttamente le proprie responsabilità: le istituzioni seguendo le leggi, il volontariato seguendo lo slancio della solidarietà, i privati seguendo la coscienza. Richiamare ad una generica e inutile collaborazione collettiva serve solo ad insabbiare le responsabilità. Nel caso del “De Napoli” le responsabilità del Comune sono gravissime», rincara la dose l’ex assessore, secondo cui attualmente la struttura verserebbe in condizioni disastrose e, anzi, sarebbe letteralmente “distrutta”: «e mentre tutto ciò avveniva, nessuno ha mai vigilato, perché gli immigrati erano abbandonati a se stessi. Amministratori incapaci e volontari incoscienti hanno determinato un risultato di cui vergognarsi. Spero che intervenga la Corte dei Conti per il danno al patrimonio procurato da tanta incompetenza».

http://www.terlizzilive.it/news/Politica/375225/news.aspx

Casa de Napoli, scoppia la polemica: «Amministrazione incapace, la struttura è in stato disastroso»ultima modifica: 2015-06-14T10:45:21+02:00da sagittario290