Spaccalunotti ora rompe il parabrezza

iltirreno

Cronaca

12 maggio 2015

Spaccalunotti ora rompe il parabrezza

Si è accanito su una Punto del Comune: lo ha visto e inseguito il metronotte che l’aveva arrestato tre anni fa di Pierluigi Sposato

GROSSETO. Spaccalunotti non ha spaccato il lunotto. Ha rotto il parabrezza anteriore. E ha avuto la “sfortuna” che a notare i suoi movimenti sia stato un metronotte dei Rangers Grosseto che lo conosce per averlo già arrestato anni fa, in via Etruria, per un episodio analogo. Era il marzo 2012, quella sera Spaccalunotti aveva preso di mira una Fiat 500, poi aveva cercato di scappare in bicicletta.

Gino Fatarelli sarà interrogato stamani o al massimo domani in carcere dal giudice delle indagini preliminari. Dovrà rispondere del danneggiamento della Punto bianca del Comune di Grosseto posteggiata su via Sonnino, nel parcheggio di là dal palazzo ex polizia municipale, a un tiro di schioppo dal comando carabinieri. Una novità, quella del parabrezza anteriore, visto che la “cifra” di Fatarelli è quella di rompere il vetro posteriore, un luogo simbolico legato a sue vecchie patologie psicologiche.

Erano le 20,45 quando il metronotte ha notato Gino camminare avanti e indietro sul marciapiede sotto la ferrovia. Non ha più la barba dei tempi scorsi ma è comunque riconoscibile. E poi non è passato inosservato anche perché indossava un paio di bermuda avana sotto una maglietta blu. Il vigilante, che non era in servizio, ha posteggiato la sua auto e ha atteso: e ha visto Fatarelli che scagliava un sasso sul vetro anteriore della Punto, che si allontanava senza fretta e che imboccava via Gramsci. Lo ha seguito a piedi e nel frattempo ha chiamato i carabinieri con il telefono. Fatarelli è tornato indietro e si è incrociato con la guardia giurata: questi ha tirato fuori il tesserino e lo ha invitato ad attendere i carabinieri. Ma Gino, sempre secondo la ricostruzione del vigilante, non aveva alcuna intenzione di consegnarsi: e si è messo a correre verso via Amendola e via Alfieri. Sembra che abbia poi tagliato per via Ferrucci, finendo quasi in bocca al comando dell’Arma. Il metronotte lo ha seguito a piedi, segnalando la posizione ai carabinieri, poi è tornato a prendere la sua auto lasciata in sosta precaria lungo via Sonnino. E in auto ha iniziato a fare qualche giro nella direzione di fuga e dopo un’ora circa – mancavano venti minuti alle 22 – lo ha rintracciato in fondo a via dei Mille, dentro una cabina telefonica. Pare che Gino stesse facendo una telefonata per farsi venire a prendere e tornare a casa, visto che aveva l’obbligo di rimanere a casa dopo le 21. Ne è uscito e sempre seguito dalla guardia giurata ha risalito via dei Mille fin quasi all’incrocio con via Ferrucci. È lì che i carabinieri lo hanno intercettato e fermato, portandolo in caserma per essere identificato e arrestato, dopo aver sentito il sostituto procuratore Stefano Pizza. Il provvedimento è stato formalizzato poco dopo la mezzanotte e Fatarelli è entrato nel carcere di via Saffi (da cui era uscito nel settembre scorso) poco dopo le 2 della notte tra sabato e domenica.

Al giudice, se vorrà, potrà spiegare le ragioni del suo ennesimo gesto. O forse non ce ne sarà bisogno.

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Spaccalunotti ora rompe il parabrezzaultima modifica: 2015-05-13T11:00:26+02:00da sagittario290