Messa in fuga la banda del flessibile

TribunaTreviso

Cronaca

27 aprile 2015

Messa in fuga la banda del flessibile

Nel mirino la stazione self service dell’Ip in tangenziale. L’arrivo di un vigilante interrompe l’assalto alla cassa

Torna in azione a due passi da Treviso la banda del flessibile. Dopo aver colpito in Noalese nelle settimane scorse, i banditi hanno puntato il distributore Ip lungo la tangenziale, tra Silea e Treviso. Sarebbe andato tutto liscio, se i banditi non fossero stati interrotti da una guardia giurata.

I ladri puntavano ad agire rapidi e veloci forzando la colonnina «self service» con un flessibile. Tutto pare sia avvenuto nella tarda nottata tra venerdì e sabato. I banditi si erano collegati alla corrente ed avevano azionato la macchina senza preoccuparsi troppo delle telecamere a circuito chiuso che inquadrano proprio la postazione self. Non si sono fatti remore nemmeno davanti alle prime scintille partite dal contatto tra la lama del flessibile e la struttura della colonnina, ma non sono riusciti nemmeno a iniziare il taglio che il lampeggiante dell’auto di una guardia giurata in transito lungo la tangenziale e attratta dallo scintillio li ha costretti ad abbandonare in fretta e furia il lavoro.

Il vigilante, resosi conto di quanto stava accadendo, ha dato l’allarme azionando la sirena dell’auto e cercando di dirigersi in più in fretta possibile verso il distributore che nel frattempo aveva superato. Un lasso di tempo breve, ma che ha permesso ai banditi (pare fossero tre) a risalire in auto prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Alle loro spalle i resti di una fuga frettolosa e di un colpo sfumato. Ben visibile infatti, a lato della colonnina, il segno della lama del flessibile che iniziava a scavare nella struttura per aprire un varco utile a raggiungere la cassa e il denaro contante.

Sul posto i rilievi per cercare eventuali tracce utili a identificare i banditi; la caccia alla banda del flex è sempre difficilissima e aperta. Si cerca infatti ancora di capire se si tratti di un unico gruppo o di più profili criminali. Di certo tutti agiscono in maniera spregiudicata ed a quanto pare non si tengono più alla larga dal capoluogo che nell’ultimo periodo sembra essere diventato obiettivo di assalti prima rarissima. Non si parla infatti solo di colpi a distributori di benzina, ma di bancomat che esplodono come avvenuto la settimana scorsa alla filiale Unicredit di via Rota, a poche centinaia di metri dalle mura di Treviso, in un quartiere densamente abitato. Anche lì, tanto rumore ma nessuna fortuna visto che i banditi sono fuggiti a mani vuote dopo aver svegliato con il boato dell’esplosione mezzo rione senza vincere però la resistenza della cassa. Ma la dimostrazione che ci sono criminali spregiudicati per cui periferie, capoluoghi o centri storici non fanno differenza.

Le riprese delle videocamere di sicurezza, alcune della quali puntate anche sulla tangenziale, non è detto servano a identificare gli autori del colpo alla Ip che, salvata dal vigilante, ha continuato ad effettuare servizio per tutto il fine settimana. (f.d.w.)

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Messa in fuga la banda del flessibileultima modifica: 2015-04-28T12:00:28+02:00da sagittario290