Trovato un arsenale nascosto nel bosco

RomagnaNoi

Cronaca

27/febbraio/2015 – h. 09.07

Trovato un arsenale nascosto nel bosco

Le armi rinvenute per caso da un cacciatore a Ginestreto. Forse sono state usate per gli assalti ai portavalori

CESENA – Un vero e proprio arsenale da guerra nascosto nel bosco. Lo ha scoperto per caso un cacciatore e adesso è oggetto di indagini da parte dei carabinieri, per scoprire se le armi possano essere state usate da banditi per assalti ai portavalori. Il luogo scelto per occultare le armi da guerra clandestine, del resto, si trova in una zona impervia del bosco, tra rovi e spine e senza sentieri. La scoperta è stata fatta lunedì scorso da un cacciatore, durante una battuta di caccia a Ginestreto, località del comune di Sogliano sul Rubicone. L’uomo, mentre camminava nel bosco, ha notato un conte- nitore metallico piuttosto sospetto, simile a un residuato bellico. Davanti a quell’oggetto, per prudenza, l’uomo ha deciso di chiamare le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del comando di Forlì-Cesena, che di lì a poco hanno scoperto la verità: quel tubo d’acciaio, infatti, non era affatto una bomba come sospettato dal cacciatore. Si trattava invece di un tubo di acciaio alto circa un metro e con un diametro di una trentina di centimetri, completamente interrato in posizione orizzontale.

L’oggetto, da un lato, aveva una grossa maniglia ancorata ad una botola di accesso coperta da sacchi di plastica neri. Un nascondiglio costruito a regola d’arte, e probabilmente ‘rovinato’ dalle ultime abbondanti precipitazioni.All’interno del tubo vi erano stracci e anche un contenitore in plastica per evitare di lasciare impronte digitali. Di lì a poco i militari hanno fatto la più importante scoperta: in quel bosco erano state oc- cultate armi da guerra clandestine, provenienti dall’est Europa (ex Jugoslavia ed Albania). Tra queste fucili d’assalto, kalashnikov, pistole revolver e semiautomatiche, ma anche 357 munizioni di vario tipo, una bomba da fucile e due mine anticarro. Nel recipiente anche un tromboncino per prolungamento canna per un kalashnikov AK47, decine di caricatori, due cinghie per arma lunga, un sacchetto con detonatori, micce ed inneschi ed un kit per la pulizia dell’arsenale. Tutte le armi sono risultate perfettamente funzionanti ed efficienti.

Il materiale adesso sarà inviato al Ris di Parma per verificare se i bossoli esplosi repertati possano esser stati utilizzati in assalti. Gli inquirenti non escludono che le armi siano state utilizzati per rapine ai portavalori. L’ipotesi avanzata dagli inquirenti è avvalorata anche dal ritrovamento di ben 55 fascette in plastica. Le mi- ne anticarro – questa la pista che si sta seguendo – sarebbero servite per neutralizzare i blindati. L’area è stata messa in sicurezza. Le armi, insieme alla bomba da fucile, le micce e gli inneschi, per ef- fetto del loro potenziale particolarmente distruttivo, sono state fatte brillare dal personale della Sezione Artificieri Antisabotaggio del Reparto Operativo di Bologna, intervenuto sul posto. Ora s’indaga per scoprire chi ha occultato nel bosco l’arsenale da guerra.

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