Pedinata e rincorsa nel park, dipendente terrorizzata

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Cronaca

09 Febbraio 2015

Pedinata e rincorsa nel park, dipendente terrorizzata

Scampata aggressione venerdì notte a Tessera. Le lavoratrici: «Ora abbiamo paura, serve la vigilanza privata»

di Francesco Furlan

MESTRE. Venerdì notte aveva appena finito il suo turno di lavoro all’aeroporto, poco dopo mezzanotte, e stava andando a prendere l’auto al secondo piano del parcheggio multi-piano quando è stata prima pedinata, e poi seguita da un uomo che, quando lei ha accelerato il passo fino a correre, non si fermato e le è corso dietro. Solo grazie alla conoscenza del parcheggio la donna è riuscita a raggiungere l’auto, a chiudersi dentro, e a scappare via. Notando anche che, al primo piano del garage, l’uomo era ancora lì che la cercava tra le auto. Un episodio che ha terrorizzato la dipendente di un società di handling – quelle che forniscono l’assistenza a terra – e che fa emergere il problema della sicurezza nella zona dell’aeroporto, soprattutto per i dipendenti, e soprattutto di notte.

«È vero, in molte zone ci sono le telecamere», spiega Federica Vedova, della Filt- Cgil, «ma noi chiediamo a Save, per tutelare la sicurezza di tutti i dipendenti dell’aeroporto, che per ciò ce riguarda l’assistenza al volo sono soprattutto donne, di istituire anche un servizio di vigilanza privata quanto meno nelle ore notturne».

Una richiesta che arriva da molte delle dipendenti delle società che lavorano al Marco Polo, che iniziano o finiscono il turno anche in orari notturni, e che parcheggiano l’auto proprio nel grande parcheggio multi-piano riservato ai dipendenti. Una richiesta che, nei prossimi giorni, potrebbe anche prendere la forma di una petizione. Nell’area la sicurezza è garantita dagli uomini della polizia di frontiera – da anni ormai sotto organico, nonostante le ripetute richieste al ministero dell’Interno – e dai carabinieri della stazione di Tessera che però di solito concludono il servizio non oltre le 19.

«Che cosa sarebbe successo se quell’uomo avesse raggiunto la nostra collega che solo grazie al fatto che casualmente non indossava i tacchi si è messa a correre seminandolo anche grazie alla conoscenza del parcheggio?», si chiede Ana Paula Paolini, responsabile sicurezza per i lavoratori dell’handler Aviapartner. «Le dipendenti dello scalo non si sentono sicure a percorrere la strada fino al parcheggio di notte», aggiunge, «e già in passato si sono verificati episodi di aggressioni o tentate aggressioni. Quello che chiediamo come dipendenti è di poter lavorare in un luogo sicuro, e per questo chiediamo a chi di dovere di provvedere a una servizio di vigilanza privata». Dell’episodio sono già stati informati sia Save che la polizia di frontiera.

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Pedinata e rincorsa nel park, dipendente terrorizzataultima modifica: 2015-02-10T11:00:43+01:00da sagittario290