Metro, niente «bombolette» ai controllori

Cronaca

22.02.2015

Metro, niente «bombolette» ai controllori

Sconfessata la scelta delle Rsa che avevano accettato di dotare il personale dello strumento di autodifesa Solo la Fit Cisl resta favorevole: «Dava più sicurezza»

I sindacati non le vogliono, le bombolette antiaggressione restano solo un’idea abortita in fretta. I controllori della metropolitana non potranno utilizzare lo spray urticante per difendersi dalle violenze di cui sono spesso vittime sui treni e nelle stazioni. Metro Brescia prende atto del dietro front delle segreterie sindacali Filt-Cgil, Uiltrasporti e Faisa-Cisal, e manda definitivamente in soffitta la possibilità di offrire agli steward uno strumento in più contro i malintenzionati. A dar manforte resteranno le guardie giurate.

Tra l’altro, pare che la proposta sia venuta da uno degli stessi controllori, che si era «armato» di bomboletta per conto proprio e aveva poi chiesto alla direzione aziendale direttive per l’uso personale. La voce è circolata, e ad altri colleghi l’idea è sembrata buona. Così Metro Brescia ha pensato di dare ufficialità alla cosa e ha predisposto un documento subito firmato dalla Rappresentanza sindacale aziendale (Rsa), in cui siedono rappresentanti dei confederali e di Faisa Cisal.

«Al fine di fornire agli agenti di linea e accertatori strumenti di autotutela in caso di aggressione – recita il testo dell’intesa sconfessata -, la Direzione propone di dotare il personale di spray antiaggressione. La direzione ha verificato la rispondenza alla normativa ed individuato la tipologia di prodotto utilizzabile. Stabilito che l’utilizzo è lasciato alla discrezionalità del personale e preso atto che Rsa non ha obiezioni in merito, la Direzione darà in dotazione le le bombolette spray al personale, fornirà la dovuta formazione per l’utilizzo e le bombolette di ricambio a consumo».

L’accordo, però, finisce all’attenzione delle segreterie, che lo bocciano senza pensarci troppo. Secondo Faisa-Cisal scaricherebbe tutte le responsabilità sui lavoratori e non offrirebbe adeguate tutele. E per Filt-Cgil, Uiltrasporti le motivazioni non sono molto diverse. La marcia indietro si innesca subito, e il primo a ritirare la firma è il rappresentante Cgil. Giovedì sera ci ripensa pure l’autonomo di Cisal e ieri è stata la volta del rappresentante Uil. A mantenere fede all’accordo resta solo Cisl, comunque favorevole a «ciò che offre un minimo di sicurezza aggiuntiva», come dice il segretario Fit Mauro Scalvini. Ma non basta. Per dare corso all’intesa è necessaria la maggioranza della Rsa che proprio non c’è più. Metro Brescia, che aveva accolto di buon grado la proposta, se ne fa una ragione e ritira tutto. La vicenda è considerata già conclusa e non avrà alcun seguito.

CURIOSO è che siano stati gli stessi agenti, di frequente vittime di violenze e aggressioni, a considerare utile lo spray urticante. Magari più per una questione psicologica che per altro, avranno pensato che uno strumento di difesa in più, soprattutto di notte quando non c’è affollamento lungo la linea, potesse lasciare più tranquilli. Le segreterie sindacali sono state di altro avviso. Secondo loro la soluzione scaricherebbe sul singolo addetto alla sicurezza e al controllo la responsabilità di utilizzare o meno la bomboletta e non offrirebbe tutele al lavoratore. Il «niet» è arrivato subito, e i rappresentanti nella Rsa hanno dovuto ritirare la firma..

L’azienda capofila Brescia Mobilità, in ogni caso, nega di aver visto nell’ipotesi bombolette spray l’anticamera di una futura dismissione delle guardie giurate. Queste sarebbero restate comunque.

Mimmo Varone

http://www.bresciaoggi.it/

Metro, niente «bombolette» ai controlloriultima modifica: 2015-02-23T11:15:17+01:00da sagittario290