Cronaca
11 gennaio 2015
Portavalori svaligiato a Modena: arrestati due nomadi
La Squadra mobile raccoglie tutti i video lungo il tragitto del mezzo Coopservice e inchioda quattro rom di origini modenesi: in carcere Seferovic e Hametovic di Carlo Gregori
Una scia di riprese da videocamere di sorveglianza ha inchiodato quattro nomadi rom residenti nel Nord Italia indicandoli come gli autori del colpo avvenuto la mattina del 1 agosto scorso davanti al Roadhouse Grill accanto al casello di Modena Sud: mentre una guardia giurata della Coopservice ritirava l’incasso, i ladri rubavano dal furgone il contenitore con quanto fino ad allora raccolto: 120mila euro in contanti.
Due gli arresti ordinati dal gip su richiesta del sostituto procuratore Luca Guerzoni: si tratta di Romano Seferovic, di nascita sassolese, 38enne, e di Alessandro Hametovic, di nascita castelfranchese, 35enne. Entrambi sono ufficialmente dimoranti al campo nomadi di Badia Polesine, all porte di Rovigo. E lì gli uomini della squadra mobile comandata dal dottor Enrico Tassi li hanno presi e portati in carcere: Hametovic era in libertà, mentre Severovic si trovava ai domiciliari per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
La Mobile ora cerca altri due complici della banda, già identificati ma per ora “uccel di bosco”.
«Si tratta di un risultato di ottimo profilo per la nostra Squadra mobile – ha commentato il questore Oreste Capocasa – perchè sulle prime non c’erano indizi a cui appigliarsi e quindi si è proceduto in un’opera di ricostruzione meticolosa attraverso i filmati».
Filmati di videosorveglianza raccolti in pochissimo tempo, prima che cadesse la ghigliottina della cancellazione prevista dal garante della Privacy: sette giorni in tutto per fare il percorso del furgone portavalori – un furgoncino non blindato – lungo l’ultimo tragitto di quella mattina sostando in tutti i locali, distributori e anche alla stazione dei treni. Decine di video visionati, finché è apparso chiaro che una Fiat Stilo metallizzata compariva sempre pochi secondi dopo il passaggio del mezzo della Coopservice. Era l’auto dei banditi. La Scientifica ha recuperato alcuni numeri di targa, così si è arrivati al proprietario, un anziano bolognese di origini siciliane che risulta intestatario di decine di auto di fatto usate da nomadi. Da lì l’indagine è arrivata a una cerchia di nomadi e la rosa si è sempre più stretta attraverso l’indagine antropometrica dei quattro che si vedevano nei filmati, compreso quello lontano e sfuocato del Roadhouse Grill.
E così si è arrivati a identificare i quattro della banda. Per ottenere la lista sono state scartate ore di registrazioni viste senza risultati interessanti, come sono state fatte molte ricerche senza esito. Ma alla fine l’insieme delle prove raccolte è tale che il pm Guerzoni ha presentato la richiesta di custodia cautelare per questi primi due indagati al gip, che l’ha concessa dato materiale raccolto.
Severovic e Hametovic sono volti molto noti all forze dell’ordine. Il primo è stato indagato per l’omicidio di Lijbo Selimovic avvenuto nel 2002 in via Divisione Acqui.
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