Pistoia: sicurezza uffici giudiziari, interviene il vicesindaco Belliti

Attualità

20/01/2015 16.39

Comune di Pistoia

Pistoia: sicurezza uffici giudiziari, interviene il vicesindaco Belliti

Il Comune ha speso dal 2010 al 2013 oltre 6,1 milioni di euro. Lo Stato ne ha resi soltanto 1,6

“In merito alla questione sollevata dal Procuratore della Repubblica circa la tutela della sicurezza degli uffici giudiziari, l’Amministrazione Comunale di Pistoia, fin dal momento in cui è stata investita del problema, si è impegnata a concorrere alla sua soluzione nell’ottica della piena collaborazione istituzionale, ma facendo presente in via preliminare due elementi: in primo luogo, la questione della sicurezza non rientra tra le competenze dei comuni, come stabilito in una circolare del 1994 del Ministero di Grazia e Giustizia, e riconfermata in una Informativa Urgente del Governo del 2007; secondo, stiamo attendendo che lo Stato provveda al rimborso delle spese sostenute dal Comune per gli Uffici Giudiziari, come previsto dalla legge, nell’ordine dell’80%. Questo impegno, limitato dal venire meno delle risorse necessarie, si è fin qui concretizzato con l’effettuazione da parte del Comune di alcuni interventi di potenziamento del sistema delle telecamere esterne, e con un’indagine dei costi del servizio di vigilanza privata, pari a 70.000 euro annui, che allo stato attuale potrebbero essere sostenuti solo comprimendo altre voci di spesa anticipate dall’Amministrazione comunale nei confronti degli uffici giudiziari”. Lo afferma il vicesindaco Daniela Belliti intervenendo sulla questione della sicurezza degli uffici giudiziari sollevata nei giorni scorsi.

Quanto costano gli uffici giudiziari. Dal 2010 al 2013 il Comune di Pistoia ha anticipato proprie risorse per coprire le spese di manutenzione e funzionamento degli uffici giudiziari. Si tratta di 6.162.954,85 di euro, cifra che lo Stato dovrebbe restituire annualmente per l’80%.

Al momento il Comune ha ricevuto dallo Stato 1.638.050,17 euro, ovvero, poco più del 30% dell’importo totale.

Limitandoci solamente al 2013 e cioè all’ultimo anno interamente rendicontato (gli uffici sono attualmente a lavoro per stilare le spese sostenute nel 2014), il Comune di Pistoia ha speso per il funzionamento degli uffici giudiziari (tribunale, procura, giudice di pace e relativi archivi) 1.710.690 euro, così suddivisi: 4.619,67 per acquisti vari; 28.847,37 per la manutenzione ordinaria degli immobili; 11.157,96 euro per la manutenzione e i noleggi di attrezzature informatiche, fotocopiatrici e altro; 146.837,53 euro per il servizio di pulizia dei locali; 199.980,28 euro per la bollettazione energetica, ovvero sostanzialmente per l’energia elettrica e il riscaldamento; 2.441,76 euro per i consumi di acqua; 19.156,91 euro per i consumi telefonici degli uffici giudiziari; 282.909,99 euro per il pagamento degli affitti degli archivi degli uffici giudiziari e dell’immobile dove è ubicata la sede del giudice di pace; 2.203 euro per i rimborsi condominiali, ai quali si aggiunge la cifra di 956.317,74 euro di “fitti passivi figurativi”, ovvero il mancato introito derivante dal fatto che i locali del tribunale e della sede di San Mercuriale sono concessi gratuitamente al Ministero della Giustizia. Sempre nel 2013 il Comune di Pistoia ha sostenuto le spese per la tariffa di igiene ambientale, pari a 35.258,06 euro, e per la custodia, pari a 8.582,42 euro, ed anche le spese per i traslochi conseguenti all’accorpamento presso la sede di Pistoia delle sezioni territoriali di Monsummano Terme e di Pescia, per un importo di 12.467,80 euro.

A fronte, quindi, di una spesa totale di 1.710.690 euro, il Ministero, per il 2013, non ha effettuato alcun rimborso, nel mentre ha rimborsato solo per minime percentuali le spese sostenute dall’Amministrazione nel 2012 e nel 2011.

La legge. Rispetto al tema della sicurezza degli uffici, la questione è affrontata dalla circolare numero 4 del 28 marzo 1994 del Ministero di Grazia e Giustizia, confermata da una Informativa urgente del Governo del 26 ottobre 2007 nella quale si spiega che: “ la predisposizione di adeguate misure di sicurezza e di idonei strumenti di controllo – secondo l’attuale assetto normativo, ai sensi del decreto ministeriale 28 ottobre 1993, articolo 2 – è di competenza del procuratore generale presso la Corte di appello. Tale è l’autorità preposta ad adottare i provvedimenti necessari per assicurare la sicurezza interna delle strutture in cui si svolge l’attività giudiziaria, previa audizione del prefetto e dei capi degli uffici giudiziari interessati, fatti salvi i casi di assoluta urgenza. […] Per quanto concerne il servizio di vigilanza esterna degli uffici giudiziari disposto su richiesta del procuratore generale, esso è regolamentato dalla circolare ministeriale n. 6/4056/01/20A del 25 giugno 2001; il servizio può essere affidato alle forze dell’ordine su disposizione del prefetto e, ove ciò non sia possibile, è affidato ad istituti di vigilanza privata, attualmente a carico del comune nel cui territorio ha sede l’ufficio giudiziario”.

“È evidente – conclude Belliti – che, in questo ultimo caso, risulterebbe di gran lunga preferibile, a maggior ragione in un momento di così scarse risorse pubbliche e alla luce dei vistosissimi ritardi dei rimborsi statali, non ricorrere al servizio privato quando la norma stessa pone come prima ipotesi il ricorso ad un servizio pubblico. In ogni caso, anche qualora vi fossero dei dubbi interpretativi rispetto alle attuali competenze, certamente non ve ne saranno più a partire dal primo settembre, dal momento che la Legge di stabilità, modificando la legge n. 392/1941, dispone che da tale data le spese per gli uffici giudiziari siano trasferite dai comuni al Ministero di Grazia e Giustizia”.

http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=188152

Pistoia: sicurezza uffici giudiziari, interviene il vicesindaco Bellitiultima modifica: 2015-01-21T10:30:52+01:00da sagittario290