Spagnolli: un presidio fisso al parcheggio Mayr Nusser

altoadige

Cronaca

4 Dicembre 2014

Spagnolli: un presidio fisso al parcheggio Mayr Nusser

Il sindaco al questore: «A Trento lo gestisce la polizia, facciamo lo stesso qui» Critiche ad Alto Adige nel cuore: «A Bolzano non esiste un allarme sicurezza» di Davide PasqualI

BOLZANO. Che si tratti di accattonaggio o microcriminalità, «a Bolzano non esiste un allarme sicurezza, ma non dobbiamo sottovalutare la questione. Per prevenire, per evitare che la situazione possa peggiorare. Il problema esiste, ma non deve essere esaltato come sta cercando di fare qualcuno, interessato probabilmente ad avviare la campagna elettorale per le prossime comunali. In valore assoluto di reati siamo ancora in una situazione di assoluto controllo rispetto ad altrove, ma questa non è una buona ragione per stare tranquilli».

Lo sostiene il sindaco Luigi Spagnolli, che lancia una proposta al questore Lucio Carluccio: un presidio fisso al parcheggio Mayr Nusser, per tutta la durata dell’orario di apertura, ossia dalle 5 di mattina all’una di notte.

«Chi fa il controllo e il sanzionamento non è il sindaco – spiega Spagnolli – e non è il Comune. Per esempio io ho fatto un’ordinanza anti accattonaggio, ma cos’ho ottenuto, se poi non c’è nessuno che può controllare, nessuno che possa sanzionare?». Qui entrano in gioco i problemi legati alla normativa generale, «che non ci aiuta a far passare la voglia a quelli che vengono nella nostra città e si comportano fuori legge di tornare. Perché il combinato disposto delle leggi e dell’azione delle forze dell’ordine e della magistratura – senza dar colpe a nessuno, intendiamoci – di fatto fa sì che non se ne venga fuori».

Si parte dall’accattonaggio e si va oltre. A questo riguardo il sindaco ha emesso un’ordinanza e precisa: «In questi giorni ho preso il forcone e ho cominciato a pungolare il fondoschiena dei miei referenti tra le forze dell’ordine, nel senso che c’è bisogno che queste situazioni vengano controllate di più e confido veramente che lo si possa fare».

Questo per quanto riguarda l’accattonaggio. Passando poi alla microcriminalità, in città ci sono movimenti, «in particolare quelli legati ad Alessandro Urzì, che stanno pesantemente cavalcando la questione sicurezza. Le ronde, le telecamere». Al parcheggio Mayr Nusser «le abbiamo messe, le telecamere. Non servono a niente». Perché, comunque, sia, «anche se individui quello che ha fatto la spaccata, poi è un problema andarlo a prendere e soprattutto punirlo». Sul Mayr Nusser il sindaco apre una parentesi, «perché quello è un punto dolente della nostra città. Io credo che sarà necessario arrivare a collocarvi un presidio fisso di polizia. Ne parlerò col questore e col comandante dei vigili urbani. A Trento, in una situazione analoga, c’è un presidio della polizia di Stato, per cui penso che si possa almeno ragionarci. Perché non è certamente con la guardia giurata che risolvi il problema. Lo si sa benissimo: la guardia giurata, comunque sia, se deve prendere qualcuno per un braccio per impedirgli di compiere un reato deve chiamare le forze dell’ordine…»

Insomma, conclude Spagnolli, «datemi degli strumenti e io li userò. Purtroppo gli strumenti al momento attuale non li ho».

Il sindaco ribadisce infine: «Qui occorre che tutti lavorino di fantasia; c’è bisogno di un brain storming a livello di autorità statali, che sono quelle che svolgono la funzione di controllo e sanzionamento dei reati. Noi, come Comune, svolgiamo la funzione di prevenzione. Io la mia prevenzione la faccio, le mie ordinanze le ho firmate. Bisogna che le autorità dello Stato ora si inventino qualcosa».

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Spagnolli: un presidio fisso al parcheggio Mayr Nusserultima modifica: 2014-12-05T10:45:25+01:00da sagittario290