Cronaca
09 dicembre 2014
RIVAROLO
Nuova ondata di furti, ora sale la tensione
Nel mirino soprattutto le frazioni, dieci colpi in una notte. Il sindaco: «Ipotesi vigilanza privata»
di Mauro Michelotti
RIVAROLO. Allarme rosso. Dopo i quattro furti (tre con spaccate) al altrettanti esercizi commerciali, nella notte tra giovedì e venerdì una decina di famiglie di Rivarolo ha dovuto fare i conti con i ladri.
Alcuni colpi sono andati a segno (sottratti denaro e oggetti personali), altri a vuoto, ma tanto basta per alimentare l’esasperazione dei cittadini che chiedono a gran voce maggiore sicurezza che, necessariamente, non può prescindere da più controlli e questo significa più di uomini (e mezzi) sul territorio. Non ci sono carabinieri a sufficienza, non ci sono gli agenti della Polizia municipale che servirebbero, e chi, come la gran parte dei commercianti, paga la vigilanza privata, si è reso conto che neppure questo produce i risultati sperati. Il sindaco, Alberto Rostagno, ha scritto al prefetto chiedendo un incontro urgente, calendarizzato una riunione con il comandante della Compagnia di Ivrea, Claudio Sanzò (lunedì prossimo, 15 dicembre, alle 10, in municipio), e sta vagliando con i componenti la giunta l’ipotesi di rivolgersi a una ditta privata. In questo caso, lo scoglio da superare, non da poco, è quello dei costi: 25, 30 euro l’ora, più un tanto a chilometri, un salasso in sostanza. «Ma se dei sacrifici vanno fatti, si faranno – assicura Rostagno – . Intanto, esaminiamo tutti i preventivi, poi prenderemo una decisione».
I malviventi che tra giovedì e venerdì hanno imperversato non erano delinquenti comuni, ma una banda organizzata che si è mossa contemporaneamente in più direzioni. Furti o tentativi di furti si registrano in via Nida (qui, sarebbe stata svaligiata la casa di una defunta da poco) la zona della Salp, per intenderci, al Borgo della Ferrera, nelle frazioni Pasquaro e Obiano. A raccontare uno degli episodi è Emiliano Fassa, contitolare col fratello Alessandro del G. Point, uno dei ritrovi abituali della gioventù rivarolese. «Era da poco passata l’una quando ho sentito dei rumori alla porta d’ingresso – riferisce – . Ho pensato ad un animale che stesse grattando. Io ero al piano di sopra, col televisore acceso. Sono sceso, al buio, ed ho notato come la luce di un led. Allora, ho afferrato un bastone che avevo a portata di mano, ho acceso di colpo l’interruttore, ho cominciato ad urlare ed ho spalancato la porta. Un uomo si è allontanato, ma nemmeno troppo velocemente, e quando è stato a distanza di sicurezza si è voltato a guardarmi, quasi in segno di sfida, prima di dileguarsi».
Diversi, come detto, i tentativi di furto andati a vuoto, con i ladri che in alcuni casi sono tornati, in orari diversi, un paio di volte a “bussare” nelle stesse case.