Manildo sale in corriera «Voglio capire i ragazzi»

TribunaTreviso

Cronaca

23 novembre 2014

Manildo sale in corriera «Voglio capire i ragazzi»

Dopo l’ennesimo blitz dei vandali che hanno imbrattato un bus il sindaco è tornato in Lungosile Mattei per parlare con vigilantes e studenti Poi un giro sulla linea 7 ex Actt: «Cerchiamo tutti insieme di risolvere il problema». La Lega: via il questore

TREVISO. Dopo il nuovo blitz dei vandali che hanno danneggiato un bus alla stazione di Mom, il sindaco è tornato in via Roma e questa volta è salito su un bus con gli stuydenti. Frattanto la Lega accusa il questore per la sua battuta: «Una ragazzata?», sostiene Fulvio Pettenà (Lega): «No, se la pensa così il questore si dimetta».

Una chiacchierata con i ragazzi alla stazione, poi due giri in bus per farsi un’idea del clima di quotidiana esasperazione. Il sindaco Manildo ieri è tornato in Lungosile Mattei: «Da mezzogiorno alle due è l’orario di assembramento maggiore di giovani e studenti alla stazione», dice, «Voglio stare qui per parlare con loro ma anche montare sui bus e capire cosa succede a bordo, dato che tanti autisti si sono lamentati della mancanza di educazione dei ragazzi anche a bordo dei bus, non solo in stazione».

Sabato verso mezzogiorno Manildo è tornato alla stazione Mom, che con via Roma forma il quadrante oggi più a rischio del centro storico. Non solo per lo sfiorato linciaggio del 15 novembre ai danni di un autista: sono almeno due anni che il direttore di Mom Giacomo Colladon, inascoltato fino a oggi, scrive lettere a prefetto e questore per denunciare il degrado. Il sindaco arriva in stazione con il suo vice Grigoletto, dopo esserci stato anche la sera prima, per la commissione provinciale straordinaria sulla sicurezza. Manildo parla con i vigilantes appena assunti dalla Mom, pistola a tamburo che brilla nella fondina, avvicina i ragazzi che aspettano la corriera. C’è chi sghignazza, chi accetta di fare due parole, a stento, con lui. Poi Manildo si sposta in via Roma e sale sul bus 7, semivuoto, arriva fino a borgo Cavalli verso le 13, poi smonta. Non è certo questa l’ora di punta per gli studenti in quella linea, ma un’idea se l’è fatta. E prima ancora aveva preso un altro bus: «Voglio capire qual è la condotta dei ragazzi», dice Manildo, «senza per questo voler generalizzare. Ma gli autisti mi hanno detto che con l’arrivo delle divise in stazione e la posa delle telecamere di Mom e del Comune, ma anche con i vigilantes, il clima si è già calmato rispetto a pochi giorni fa. Ma il problema di fondo è l’educazione, dato che anche ragazzi di 14 anni si sono contraddistinti per atteggiamenti per nulla educati anche a bordo dei mezzi. Come possiamo risolvere questo problema? Con un profondo lavoro». C’è però chi dice che anche gli autisti abbiano le loro colpe, che a volte rispondono male ai ragazzi, innescando la loro reazione. «La formazione degli autisti è alta, e come ha proposto Atalmi ora andranno nelle scuole per far capire ai ragazzi qual è il loro lavoro». La Lega chiede la testa di Manildo perché in città manca la sicurezza? «I problemi in via Roma c’erano anche ai tempi della Lega, ma la Lega non ha fatto nulla. È dall’ottobre 2012 che c’era l’evidenza dell’allarme in stazione…». (a.z.)

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