Cronaca
04 ottobre 2014
LA COSTITUZIONE UFFICIALE
Torre Vanga si «associa»: via alla vigilanza privata
Il Comitato per la rinascita di Torre Vanga si è ufficialmente costituito in associazione ed ora potrà concretizzare tutte le proposte finora fatte, compresa quella della vigilanza privata
di Daniele Peretti
TRENTO. Il Comitato per la rinascita di Torre Vanga si è ufficialmente costituito in associazione ed ora potrà concretizzare tutte le proposte finora fatte. «Il primo passo sarà quello di andare a chiudere il contratto con la vigilanza privata – dice Stefano Borgognoni, al momento ancora portavoce della neonata associazione – ma potremo organizzare in prima persona feste e manifestazioni che diano il via alla riqualificazione del quartiere». La firma dell’atto costitutivo, ieri sera nel plateatico del bar Cavour, da parte dei soci fondatori: Stefano Borgognoni, gli avvocati Franco Dapor e Paolo Frizzi, Nicola Guanti, Marisa Moser e Paolo Valentini. L’associazione potrà ora ufficializzare anche i 250 sostenitori sui quali può contare. Festeggerete sotto casa del sindaco? «Ne abbiamo parlato decidendo di dargli ancora qualche giorno di bonus. Ma lo faremo». C’è però una maggiore presenza di forze dell’ordine. «Sì, ma ci piacerebbe conoscere i dati statistici di questa presenza, cosa hanno sanzionato ed in particolar modo in quali orari».
C’è chi vi accusa di voler spegnere le luci del divertimento in città. «Non è assolutamente vero – risponde Franco Dapor -: quello che vogliamo è un equilibrio tra chi lavora, chi studia e chi vuole dormire. Serve una regolamentazione che oltre ai diritti, riconosca anche i doveri. Ci piacerebbe che ci dicessero quale città veramente vogliono i politici. Abbiamo 16mila studenti universitari, dei quali 9mila fuori sede: non ci sarebbero i presupposti per una cittadella del divertimento?». È stato approvato un ordine del giorno che vieta la consumazione degli alcolici nei parchi pubblici: «Non è la nostra proposta. Avevamo chiesto che la consumazione fosse vincolata ai locali, che possono mettere a disposizione anche i bagni: non siamo protezionisti, ci preoccupano gli eccessi».
Chiedete ancora le dimissioni del sindaco? «È solo inadeguato, ma è stata tutta la politica a sottovalutare un fenomeno datato e che si sarebbe potuto contenere. Speriamo che si inizi a dare continuità agli interventi». Vi riconoscete nei partiti? «La nostra associazione è apartitica, ma non apolitica».