Vigilanza privata, è crisi nera. I sindacati: “La disperazione ha inquinato il comparto”

Economia

19 settembre 2014

Vigilanza privata, è crisi nera. I sindacati: “La disperazione ha inquinato il comparto”

“Le guardie giurate della vigilanza privata nella Provincia di Foggia sono allo stremo. La situazione lavorativa ed economica di questi lavoratori è ormai insostenibile”. Sono le preoccupazioni espresse dalle segreterie territoriali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Foggia. I sindacati di categoria denunciano l’aggravarsi delle difficoltà di un comparto che di per sé soffre problemi di altra natura: dal mutamento di norme quali la liberalizzazione delle tariffe, tale da non permettere più l’applicazione delle “tabelle prefettizie”, sino allo sconfinamento territoriale che permette ad ogni istituto di vigilanza di poter operare fuori dagli ambiti provinciali. Tutto ciò ha inasprito, secondo Filcams, Fisascat e Uiltucs, le tensioni tra gli stessi istituti, che pur di non perdere una commessa praticano sempre più politiche concorrenziali ai limiti della decenza.

“Come se tutto questo non bastasse, a complicare ancor più il comparto lavorativo – affermano le segreterie provinciali – è intervenuta la crisi economica che non ha risparmiato nessuno e che ha peggiorato pesantemente la situazione. La disperazione di questi lavoratori, che quotidianamente rischiano la vita, raggiunge oggi un livello un ancor più elevato con il mancato percepimento delle retribuzioni che nella quasi totalità dei casi sono l’unica fonte di reddito delle famiglie. Il continuo botta e risposta sulla stampa locale, tra imprese e lavoratori, denota uno stato di gravissimo malessere e obiettivamente non giova a nessuno. Con massima responsabilità, i tre sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno sempre partecipato agli incontri nel tentativo di ricercare le soluzioni meno traumatiche per i lavoratori, sul piano economico ed occupazionale. A tal fine e per alleviare le sofferenze richiamate, è stato fatto ricorso, previo accordo coi lavoratori, ad ammortizzatori sociali (Cig in Deroga, Contratti di solidarietà, Cig Straordinaria) così come avvenuto nei casi della Pool Daunia, della Black Security e della Metropol. Nonostante il nostro impegno, la disperazione ha inquinato a tal punto il comparto che si leggono accuse secondo cui anche il sindacato confederale non avrebbe affiancato le giuste rivendicazioni dei lavoratori. Si tratta – replicano Filcams, Fisascat e Uiltucs – di una falsità inaudita che, non comprendendo i ruoli di ogni attore sociale ed istituzionale, mira ad alimentare confusione ed ulteriori tensioni”.

Cgil, Cisl e Uil di categoria, che da anni si confrontano con l’istituzione prefettizia al fine di calmierare e regolamentare il comparto, rammentano che “dopo l’ultimo incontro, tenutosi circa due anni fa, non si è avuta continuità e le problematiche sollevate in Prefettura si sono arenate nel momento di confronto con le stazioni appaltanti, soprattutto quando si esigeva il rispetto delle tabelle ministeriali”. Pertanto, il sindacato confederale di categoria, stante la totale deflagrazione del settore della vigilanza, “auspica in tempi strettissimi la convocazione di un tavolo concertativo presso la Prefettura, con la possibilità di istituire un osservatorio permanente unitamente che coinvolga tutti gli attori interessati”.

http://www.immediato.net/2014/09/19/vigilanza-privata-e-crisi-nera-i-sindacati-la-disperazione-ha-inquinato-il-comparto/

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