A San Severo idee serie per la lotta alla criminalità. Emiliano fa un assist a Landella

Cronaca

3 settembre 2014

A San Severo idee serie per la lotta alla criminalità. Emiliano fa un assist a Landella

Sportello antiracket con numero verde per i commercianti, attenzione ai finanziamenti per aumentare la videosorveglianza, agevolazioni per farmacisti e tabaccai (ormai “bancomat della criminalità”), incontri bilaterali per far loro conoscere le opportunità nell’installare videocamere. Misure che saranno portate all’attenzione del comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in programma domani. Questo incontro è stato chiesto dal sindaco di San Severo Francesco Miglio e dall’assessore alla legalità Michele Emiliano. Un incontro tempestivamente ottenuto.

Non c’è un “caso San Severo”

La città dell’Alto Tavoliere, dopo l’ultimo omicidio in zona Città Giardino (leggi), risponde anche così all’avanzare dei fenomeni criminali. Rapine nei supermercati, colpi di pistola per uccidere o gambizzare, polizia municipale aggredita e guardie giurate private della pistola. Ma non c’è un “caso San Severo”. Emiliano chiarisce che non si parla di “mafia”, quella che ha conosciuto da magistrato, ma di una criminalità che è anche frutto di “abbandono, di perdita di speranza che le cose potessero veramente cambiare dopo dieci anni. L’elezione di Miglio ha creato tante aspettative ma i tempi son quelli dei contadini, non quelli dei fotografi”.

“Chiedono pattugliamenti, servono informazioni”

C’è uno spartiacque tracciato nettamente in conferenza stampa tra il lavoro di “affiancamento” del Comune e quello sanzionatorio e di polizia che hanno le forze dell’ordine e la magistratura. Dopo l’aggressione ai vigili urbani, le polemiche che ha sollevato l’opposizione e il ruolo di Emiliano su cui è puntata l’attenzione di tutti (l’ex sindaco “sceriffo”, definizione smentita da lui stesso), la puntualizzazione era doverosa: “La gente chiede pattugliamenti – ha detto Emiliano – ma servono le informazioni, le indagini e i processi. Se il Comune ha notizia di reati ne può parlare, se il cittadino sa a chi deve rivolgersi possiamo aiutarlo. In questi giorni, però, ho visto giocare sul sangue di una persona.

Qualcuno mi ha telefonato da Roma per chiedermi “hanno ucciso uno a San Severo e tu che fai?”. Lui gira per le strade, vede la gente senza casco, qualcuno l’ha anche ammonito ricevendo risposta poco ortodossa. “Ho preso contatti anche con i commercianti, abbiamo conosciuto i luoghi dove un certo tipo di criminalità si raccoglie”. La sfida di Emiliano sta tutta nel governare un territorio di 55mila abitanti, rendendolo migliore e facendo dei sanseveresi un esempio per gli altri. L’ex primo cittadino di Bari ci crede: “Nelle città più grandi – dice – è ancora più difficile”.

Un casco in regalo dopo la multa

L’andazzo, non solo a San Severo, è di non metterlo il casco sul motorino o di girare senza targa. Su questo l’amministrazione ha avviato un progetto: se circoli senza paghi una multa ma presentando in caserma lo scontrino ti danno un casco. Un’iniziativa che partirà a breve illustrata da Miglio: “Anche se ne avremmo bisogno con le multe non vogliamo fare cassa ma dire ai giovani che abbiamo attenzione a loro. È un gesto d’amore”. Ai dirigenti scolastici invierà delle lettere per attivare corsi di formazione alla legalità.

Miglio: “Una guerra da combattere uniti”

Un forum permanente che coinvolga cittadini e associazioni in una città che ha problemi a mantenere aperta la sede dei vigili urbani per problemi di cassa, al prefetto verrà chiesto sostegno anche in questo senso.

In sala c’erano la Confesercenti e alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione. Miglio li ha esortati a “collaborare” presentando anche delle proposte scritte che potrebbero tramutarsi in delibere da portare in consiglio comunale. “Dividiamoci su altro ma non su questo, è una guerra da combattere tutti uniti perché San Severo è composta da una stragrande maggioranza di persone per bene che non può stare sotto scacco di una minoranza. Il grido è fare squadra”.

“Siamo tutti senza poteri specifici in tema di repressione – ha aggiunto Emiliano – l’opposizione non si auguri che le cose vadano male, costruiamo un’antimafia sociale, investiamo sulla nostra capacità di dare risposte piuttosto che sul numero di reati”.

Una seduta monotematica sul tema della sicurezza e della legalità si terrà il 15 settembre prossimo, un “punto di partenza verso una discussione con tutta la città”.

Anche Foggia in quanto a episodi di criminalità non scherza. Per questo Emiliano ha teso la mano a Landella: “Siamo vicini a quello che avviene a Foggia. Se Landella vorrà discutere anche il nostro provvedimento sul casco, per esempio, saremo disponibili”.

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