Ucciso da un’auto al ritorno dalla Fiera

Gazzetta_di_Mantova

Cronaca

17 agosto 2014

Ucciso da un’auto al ritorno dalla Fiera

Attraversa la Cremonese al buio per raggiungere un parcheggio e viene falciato. Pensionato di Suzzara muore sul colpo

di Francesco Romani

Travolto e ucciso da un’auto mentre a piedi attraversava la Cremonese per raggiungere l’auto parcheggiata. Così è morto Marino Boschini, 68 anni, pensionato, volontario della protezione civile Città di Suzzara. Il fatto è accaduto venerdì sera alle Grazie di Curtatone, dove l’uomo era andato per la tradizionale fiera. La moglie Laura Ceretta, che era con lui e lo seguiva a pochi passi di distanza, ha assistito alla tragedia che si è svolta in pochi istanti sotto i suoi occhi.

Sono le 21.45. Marino con la moglie sta tornando a prendere l’auto parcheggiata poco distante dall’area della fiera. Da tre anni la coppia, dopo che l’uomo è andato in pensione, non manca al tradizionale appuntamento. L’auto è stata lasciata nel piazzale della ditta Bresciani, un’area illuminata che si trova sul lato sinistro della Cremonese andando in direzione di Grazie. La coppia si trova invece sul lato destro, assieme a tanta altra gente, perché a piedi percorre la ciclabile.

Il tratto di provinciale in quel punto non è illuminato. L’unico passaggio pedonale, con semaforo a chiamata si trova più avanti, in direzione di Mantova, all’altezza dei Quattro Venti. Marino e la moglie guardano a destra e a sinistra per sincerarsi non vi siano auto in arrivo. «Abbiamo guardato bene – sono le parole della moglie – da sinistra la strada era sgombra. Da destra si vedevano i fari di un’auto che era ancora lontana». Marino davanti e la moglie dietro, iniziano ad attraversare. «Quando siamo stati in mezzo alla strada quell’auto è piombata addosso a mio marito – racconta, facendosi forza, la donna – è stato un attimo. Ho visto il mio Marino caricato sul cofano e sbattuto per terra. Sono rimasta impietrita». Alla guida della macchina che ha investito l’uomo, una Alfa 147, c’è una guardia giurata di 24 anni che abita a Castel Goffredo. «Non l’ho visto – ha ripetuto più volte – mi sono trovato improvvisamente quell’uomo di fronte e non ho potuto far nulla per evitare la tragedia». Sotto choc, ferma l’auto e scende per sincerarsi dell’accaduto. «Andava troppo forte – dice ora la moglie di Boschini – ci è piombato addosso all’improvviso. Dice che non ha visto niente, ma come faceva? Mio marito era alto un metro e 80, vestito di bianco… Andava troppo forte e non ha frenato perché l’auto era a 50 metri da dove c’è stato l’investimento». Boschini rimane a terra esanime. La moglie si getta su di lui: «Lo chiamavo, non rispondeva. Ho capito subito che era morto». I soccorsi chiamati da alcuni dei numerosi passanti arrivano tempestivamente. Per l’uomo non c’è però nulla da fare. È deceduto sul colpo per i gravi traumi riportati. La magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo nel quale confluirà la relazione degli agenti della Polstrada di Mantova, che hanno rilevato il sinistro. I funerali martedì alle 16 nella camera mortuaria dell’ospedale di Mantova e saranno celebrati dal parroco di Riva, don Giorgio Bugada. L’uomo sarà poi cremato al cimitero degli Angeli. Boschini lascia la moglie Laura, i figli Dennis e Ivano e i fratelli Ennio e Vittore. Un altro figlio, Davide, era morto nel settembre del 1995 in altro terribile incidente d’auto a Bancole nel quale perirono tre ragazzi suzzaresi centrati da un’auto che aveva invaso la corsia opposta.

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