Cronaca
Sventato maxi colpo da 500mila euro in una fabbrica di Monte Urano
Tre banditi messi in fuga dai carabinieri
di Fabio Castori
Monte Urano (Fermo), 23 agosto 2014 – Erano già pronti a trafugare più di mezzo milione di euro di merce, ma il tempestivo intervento degli agenti privati della ‘Fifa security’ e dei carabinieri del radiomobile di Fermo ha impedito che i ladri mettessero a segno il maxi furto. È accaduto nella notte tra giovedì e venerdì nello stabilimento della ‘Feder Point’ pellami e foderami, che si trova nella zona industriale di Monte Urano. Erano da poco passate le 23.15 quando nella centrale operativa della ‘Fifa security’ è scattato l’allarme collegato con la nota ditta di pellami e fodere per calzature. Sul posto sono subito intervenute due pattuglie della vigilanza privata e poco dopo è arrivato anche il titolare dell’azienda. Nel frattempo è stato allertato il 112 del pronto intervento dell’Arma.
I vigilantes hanno avvistato due individui che si aggiravano all’interno dello stabilimento e per impedirne la fuga hanno circondato l’edificio in attesa dei carabinieri. Intanto alla centrale operativa della Compagnia di Fermo è giunta da parte di una ragazza che stava transitando in auto la segnalazione della presenza di un uomo in fuga a piedi lungo la Provinciale Faleriense. Probabilmente si trattava di un complice della banda, quasi certamente del palo messo di guardia all’esterno dello stabilimento.
Quando i carabinieri hanno raggiunto la sede della ‘Feder Point’, sono entrati in azione insieme ai vigilantes e hanno fatto irruzione nell’edificio. Proprio in quel momento i ladri sono riusciti a sfondare la porta di un’uscita di sicurezza e a fuggire nelle campagne circostanti, aiutati anche dall’oscurità. È scattata immediatamente una massiccia caccia all’uomo, ma dei malviventi nessuna traccia per tutta la notte. Non è escluso che possano aver trovato rifugio a casa del basista, presumibilmente poco distante dal luogo del tentato furto.
Gli investigatori hanno quindi avviato le indagini e acquisito i filmati della videosorveglianza, che saranno passati al setaccio. Dai primi fotogrammi sembrerebbe che i ladri si siano nascosti all’interno dello stabilimento quando l’azienda era in piena attività e abbiano atteso la fine dell’orario di lavoro per entrare in azione. La pista più battuta è quella di una banda di pendolari del crimine provenienti dalla Campania o dalla Puglia.
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