Cronaca
venerdì, 22 agosto 2014, 09:19
Guardia giurata denunciata dall’ex marito perde il lavoro
di Silvana Iannaccone
Eleonora Carli ha 33 anni e da più di tredici lavora come guardia giurata presso un’azienda privata di sorveglianza, ha due figlie di sei e tre anni, lo scorso ottobre purtroppo si separa dal marito e da quel momento la sua vita cambia. Nessuna separazione è facile, soprattutto se ci sono dei bambini, ma questa lo è ancora di più. Eleonora ha sempre lavorato per dare un contributo alla famiglia e con grande sacrificio è riuscita a diventare guardia giurata. Per svolgere il suo lavoro deve rinnovare il “Titolo di Polizia” ogni due anni presso la Questura e la Prefettura. Quest’anno era proprio il momento di presentare il rinnovo dei documenti che con il dovuto nulla osta l’azienda di vigilanza avrebbe richiesto per farle svolgere secondo legge il suo lavoro. Al momento Eleonora dagli uffici della Prefettura non ha ancora ricevuto risposta, si preferisce fare approfondimenti poiché la situazione, come vedremo, è niente affatto semplice. L’ex marito, anche lui guardia giurata, presenta una denuncia dichiarando di essere stato minacciato con l’arma d’ordinanza. Eleonora racconta la sua verità : “mio marito non ha mai accettato la separazione. Sono solo bugie, ho potuto dimostrare serenamente altri tipi di controversie che per fortuna sono finite bene per me e le mie figlie. Ora ho anche una denuncia per averlo minacciato con l’arma che ho in dotazione per svolgere il mio lavoro e per questo motivo sarò licenziata”.
L’arma le è stata ritirata?
No, la pistola è in cassaforte, sono stata privata del diritto di lavorare a causa della denuncia assolutamente non vera e mio marito ancora deve dimostrare quando e come sarebbe avvenuto il fatto. Per questa storia assurda io non posso rinnovare il Titolo di Polizia che è necessario per il mio lavoro. La Prefettura ha preso tempo e non vuole ancora darmi una risposta. Il risultato è stato che senza quei documenti non posso più fare la guardia giurata e fra qualche giorno sarò sospesa (senza stipendio) perché non ho l’idoneità per il lavoro. In pratica se non riesco ad averli in un tempo adeguato, dalla sospensione si passa al licenziamento.
Nell’attesa di una risposta da parte della Prefettura, non potrebbero comunque cambiarle mansione, farla lavorare in ufficio?
L’azienda per cui lavoro ha già messo delle persone in mobilità. Io ho un contratto a tempo indeterminato come guardia giurata e non credo che sia possibile cambiarmi mansione Non si può togliere il diritto al lavoro ad una donna. Il mio lavoro l’ho sempre svolto con coscienza. Devo dire che l’azienda mi è venuta incontro moltissimo, purtroppo anche loro hanno le mani legate, senza i requisiti necessari non possono farmi rientrare al lavoro. Se la situazione non si risolve, sarò sola senza un lavoro a mantenere le mie bambine.