Cronaca
18 luglio 2014
Rubano gli incassi dall’auto aperta Vigilante beffato
Chioggia. Il furto ieri mattina al distributore di Sant’Anna Fuga con il portellone alzato per non far leggere la targa
di Diego Degan
CHIOGGIA. Aveva lasciato la macchina aperta, con dentro il denaro del giro di incassi. E qualcuno, quel denaro, se l’è preso, senza neanche troppa fatica.
È successo ieri, verso mezzogiorno, a un vigilante della Padova Controlli che, probabilmente, credendo di non correre rischi, ha commesso l’imprudenza che ha permesso ai ladri di far man bassa di una somma di denaro non ancora quantificata ma, di certo, non irrilevante.
Il vigilante in questione, infatti, doveva ritirare gli incassi dei distributori della Valli Carburanti, nella zona di Chioggia. Aveva già fatto visita ad altri tre impianti ed era arrivato a quello di Sant’Anna. Aveva parcheggiato l’auto e si era diretto verso gli uffici della stazione di servizio, in tutta tranquillità. Mentre svolgeva quel po’ di adempimenti per ritirare la busta con l’incasso, ha sentito una macchina partire a forte velocità. Si è voltato, insieme al personale del distributore che era con lui, e ha visto una Volvo station wagon, di colore grigio, che si allontanava col portellone posteriore aperto.
Una circostanza, evidentemente voluta dai ladri, dato che, in quel modo, non si leggeva la targa dell’auto in fuga. Intuendo cosa poteva essere accaduto, il vigilante è corso alla sua auto e ha visto che mancava la sacca che conteneva gli incassi precedentemente raccolti. Allora il vigilantes è salito a bordo della sua vettura e ha cercato di inseguire i malfattori, che si erano allontanati verso Chioggia, ma senza successo: ad un certo punto li ha persi e ha dovuto desistere. Non è chiaro, al momento, se quella di Sant’Anna fosse l’ultima tappa del giro di incassi ma sembra probabile che i ladri tenessero d’occhio il percorso del vigilante e abbiano colpito quando erano abbastanza sicuri di ottenere un buon bottino, complice la distrazione (forse un’abitudine?) della guardia giurata.
Ora le poche speranze di identificare i ladri sono legate al contenuto delle immagini che potrebbero essere state registrate dagli impianti di videosorveglianza alla stazione di servizio o lungo la strada seguita dalla Volvo in fuga.
Tra l’altro la circostanza di viaggiare, almeno per qualche tempo, col portellone alzato, avrà sicuramente fatto notare la vettura ad altri automobilisti e ciò potrebbe permettere ai carabinieri, che svolgono le indagini, di raccogliere qualche segnalazione utile a capire la direzione presa dai ladri.