Le Guardie Giurate e la festa della Repubblica

Attualità

02/06/2014, 17:57

Le Guardie Giurate e la festa della Repubblica

oggi il ricordo del giuramento alla bandiera italiana

Il 2 giugno è la festa della Repubblica, una giornata in cui si commemora la nascita dell’attuale stato italiano, dopo il referendum del 2 giugno 1946, ma è anche una giornata di ricordo per tutte le Guardie Giurate d’Italia. Nell’occasione infatti la categoria rammenta il “giuramento”, la formula che alla prima nomina la guardia pronuncia di fronte alla bandiera italiana e per la quale ha il seguente appellativo. Il giuramento, che ha cambiato forma nel 2008 per venire incontro alla normativa UE sul diritto comunitario, così recita: “ Giuro di osservare lealmente le leggi e le altre disposizioni vigenti nel territorio della Repubblica e di adempiere le funzioni affidatemi con coscienza e diligenza, nel rispetto dei diritti dei cittadini”. Una formula importante che, nonostante l’ambito lavorativo prettamente privato della vigilanza in cui la guardia giurata notoriamente opera, colloca la stessa a difesa e protezione della Repubblica, chiedendo la lealtà e l’impegno riservato alle Forze Armate e dell’Ordine. Una lealtà e abnegazione che le Guardie Giurate fin dal 1931, anno in cui le stesse sono state regolamentate tramite approvazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, non hanno mai fatto mancare, affrontando la tragedia della guerra civile del 1943/46 e la nascita della Repubbica, così come altre drammatiche vicende dal dopoguerra fino ai giorni nostri: basta citare i caduti in servizio durante gli anni di piombo, oppure il salvataggio di Donatella Colasanti, una delle vittime del “massacro del Circeo”, da parte di una guardia giurata mentre era prigioniera nel bagagliaio di un’auto, senza contare l’apporto delle Guardie durante la strage della Stazione di Bologna, per garantire l’accesso ai soccorsi e al presidio della zona colpita. Atti di lealtà e spesso di eroismo ai quali le Guardie Giurate non si sono mai sottratti, memori del proprio giuramento, nonostante il profondo disagio che adesso la categoria sta attraversando, stretta da una crisi che ha colpito pesantemente il proprio mercato lavorativo e la necessità di adeguare le leggi che regolano la vigilanza privata, ritenute spesso obsolete e non al passo con i tempi. Un momento, la giornata di oggi, perchè la guardia giurata abbia il diritto, al pari di altri corpi, di ricordarsi il suo essere, all’ombra della bandiera italiana.

Daniele Del Casino

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