Lavoro
26 maggio 2014
Ksm, verso 90 licenziamenti No alle gare al ribasso per i servizi
di Redazione
Sindacati e imprese fanno fronte comune contro la crisi nel settore della vigilanza privata: la Uiltucs ha chiesto alla Ksm, tra le aziende leader del settore nell’Isola, di intervenire a livello politici e istituzionale per contrastare le pratiche scorrette di dumping, cioè di vendita dei servizi a prezzi di mercato inferiori, che stanno mettendo in difficoltà il settore che in Sicilia conta 10 mila addetti, di cui 3.500 solo a Palermo. Il sindacato chiede misure per evitare ad esempio che i ribassi d’asta continuino a incidere sul costo della manodopera. Se n’è discusso all’ufficio provinciale del lavoro nella vertenza che vede 90 lavoratori a rischio licenziamento. Le parti si sono aggiornate a nuovo incontro ma intanto lavorano a una soluzione definitiva del problema.
“La procedura – spiega Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – può tamponare l’emergenza, ma il problema va risolto alla radice. Bisogna evitare che piccole aziende facciano concorrenza sleale alle grandi aziende che rispettano le regole e le retribuzioni previste dai contratti di lavoro. Anche perché – prosegue Flauto – anche gli enti pubblici pubblicano questi bandi e come se non bastasse sostituiscono la vigilanza privata col servizio di portierato, quando il testo unico di pubblica sicurezza stabilisce chiaramente i due ruoli”.
“Al tavolo – afferma Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Regionale Sicilia – abbiamo mostrato disponibilità ad eventuali percorsi di esodo incentivato basati esclusivamente sulla volontarietà. In ogni modo si è richiesto di poter prendere visione – nel prossimo incontro già fissato per giorno 10 giugno – degli istituti maturati dai lavoratori, delle date di assunzione ivi compresa quella convenzionale, dello straordianario nonché il numero dei dipendenti prossimi alla pensione”.