Gli occhi dei privati tra le 700 telecamere

Cronaca

09 maggio 2014

Gli occhi dei privati tra le 700 telecamere

Comune di Udine, Questura e Prefettura vogliono avviare una mappatura. Salta la firma dell’intesa. Honsell: «Stiamo perfezionando il documento»

di Cristian Rigo

UDINE. Raddoppiare le telecamere a costo zero portando il numero complessivo di occhi elettronici da poco meno di 350 (quelle pubbliche) a circa 700. Ma il numero potrebbe crescere ancora considerato che secondo una stima del Comune le telecamere private attive in città sono almeno un migliaio. E l’obiettivo di Palazzo D’Aronco, d’intesa con la Questura e la Prefettura è proprio quello di coinvolgere i privati creando una mappatura di tutte le zone che vengono costantemente monitorate. Per migliorare la sicurezza ed evitare sprechi e sovrapposizioni.

Ecco l’obiettivo del progetto Smart security che nei prossimi giorni diventerà operativo insieme al protocollo “Mille occhi sulla città” che punta ad aumentare la collaborazione degli istituti di vigilanza privata con le forze dell’ordine. La firma del documento, prevista inizialmente per ieri, è slittata per consentire all’amministrazione comunale di avere prima il via libera della giunta.

«Stiamo perfezionando il testo – dice il primo cittadino, Furio Honsell – e a breve avremo a disposizione nuovi strumenti per la sicurezza». L’accordo, già sottoscritto dall’Anci con il Ministero dell’Interno, prevede la valorizzazione dei compiti di osservazione delle guardie particolari giurate, attraverso l’attivazione di un sistema operativo, omogeneo e organico, di collaborazione informativa tra le centrali operative degli istituti di vigilanza e quelle delle forze dell’ordine e delle polizie locali, allo scopo di segnalare eventuali situazioni di interesse per l’ordine e la sicurezza pubblica, comprese quelle relative a fattori ambientali e di degrado che incidono sulla sicurezza urbana.

Per esempio le guardie dell’Italpol e del Corpo vigili notturni saranno chiamati a segnalare casi di abbandono di riiuti, occupazioni abusive di immobili pubblici e private, accattonaggio, atti di violenza dovuti ad abuso di alco o consumo di stupefacenti e tutta un’altra serie di situazioni di degrado ambientale e sociale. «Grazie al protocollo – dice l’assessore all’Innovazione, Gabriele Giacomini – la collaborazione sarà più efficace e immediata».

Con il progetto Smart security anche i cittadini saranno chiamati a fare la loro parte. Oltre a far mappare le telecamere di negozi, bar, banche e abitazioni («all’inizio – spiega Giacomini – lanceremo un appello grazie al quale contiamo di arrivare a raddoppiare le telecamere mappandone complessivamente 700, poi valuteremo se contattare direttamente i proprietari per registrarne ancora: così le forze dell’ordine sapranno subito dove sono le telecamere, cosa riprendono e a chi chiedere eventualemente le immagini») il Comune intende infatti potenziare anche il sistema epart che sul web ha già raccolto più di 4 mila segnalazioni inerenti principalmente la viabilità e il verde pubblico. Tra breve saranno infatti aggiunte altre categorie specifiche per la sicurezza stradale e la sicurezza urbana.

Saranno i cittadini insomma a poter indicare le vie dove le auto sfrecciano senza rispettare i limiti di velocità o magari parcheggiano sul marciapiede o sugli attraversamenti pedonali. «Con l’aiuto dei cittadini – dice Giacomini – la polizia municipale potrà anche organizzare controlli mirati».

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2014/05/09/news/gli-occhi-dei-privati-tra-le-700-telecamere-1.9190341

Gli occhi dei privati tra le 700 telecamereultima modifica: 2014-05-10T11:30:44+02:00da sagittario290