Acea, inchiesta per appalto sulla security, indagati tre dirigenti

Cronaca

10 maggio 2014

Acea, inchiesta per appalto sulla security, indagati tre dirigenti

L’azienda multiutility capitolina. Funzionari accusati di turbativa d’asta, estorsione, violenza privata ed omissione d’atti d’ ufficio. Secondo il pm è stata “pilotata” una gara da 12 milioni. Minacciati di licenziamento alcuni dipendenti che volevano denunciare irregolarità

di EMILIO ORLANDO

Nuovo scandalo giudiziario all’interno della municipalizzata Acea, già nel mirino tra gli scandali del passato per gli stipendi dei manager e l’attuale braccio di ferro con il sindaco Ignazio Marino.

Alla vigilia delle nuove nomine del Consiglio di amministrazione, un’altra bufera si è abbattuta sulla “multiutility” capitolina. Nel mirino del pubblico ministero Silvia Sereni c’è ” il giallo ” della chiusura della security interna, la gara d’appalto sulla vigilanza privata e sul portierato delle strutture. Un appalto da 12 milioni di euro nel triennio per l’istituto di vigilanza che se lo aggiudicherà. Attualmente la società che gestisce il servizio è la “Security Service”, che vinse l’appalto ai tempi della giunta Alemanno.

Turbativa d’asta, estorsione, violenza privata ed omissione d’atti d’ufficio sono i reati per cui i carabinieri del nucleo operativo dell’Eur stanno indagando dal mese di dicembre dopo le denunce presentate da alcuni dirigenti che avevano scoperto alcune gravi irregolarità durante la preparazione del bando di gara.

“I vertici di Acea” si legge nell’informativa avrebbero soppresso, con un nuovo ordine di servizio redatto nottetempo, l’ufficio della security aziendale, trasferendolo nella sede di Frosinone e lasciando la sede principale della Capitale senza “intelligence” pur trattandosi di un obiettivo inserito in quelli della sicurezza nazionale. Tutto questo perché l’ufficio ispettivo si era opposto ai criteri illegali con cui veniva predisposta la base d’asta per l’appalto”.

Alcuni dipendenti che volevano denunciare quanto stava accadendo sono stati minacciati di licenziamento e sanzioni disciplinari. Tre persone indagate , tra cui un assistente dell’amministratore delegato Paolo Gallo. Secondo le accuse, i tre manager al fine di favorire una nuova aggiudicazione della gara alla ” Security Service” avrebbero ” cucito” dei requisiti su misura allo stesso istituto per fargli ottenere un altro contratto triennale. Tutto ciò sarebbe stato agevolato da varie regalie come I Phone e computer portatili. Inoltre sarebbero state effettuate minacce e pressioni sul comandante delle guardie giurate in servizio all’Acea , tanto da licenziarlo in tronco dopo che quest’ultimo si era opposto ad una richiesta di rendere una falsa testimonianza che avrebbe ammorbidito le accuse nei confronti del dirigente del settore sicurezza. In ordine a queste ipotesi di reato sono stati acquisiti tutti i documenti relativi all’appalto per la sicurezza.

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Acea, inchiesta per appalto sulla security, indagati tre dirigentiultima modifica: 2014-05-11T11:30:57+02:00da sagittario290