Stangati dopo l’assalto-rapina al portavalori

Cronaca

03 aprile 2014

condannati i pendolari del crimine

Stangati dopo l’assalto-rapina al portavalori

Pene di 5 anni e 2 mesi per il colpo in via Cortevecchia: furono arrestati subito dalla polizia

Sono i ‘professionisti delle rapine in trasferta’. Pendolari del crimine, in giacca e cravatta, specializzati in assalti a portavalori: erano stati arrestati questa estate con una operazione congiunta della polizia tra Napoli, Bologna e Ferrara. Ieri mattina due di loro hanno incassato il conto dal giudice Silvia Marini e dal pm Ombretta Volta (6 anni la richiesta): le condanne invece sono state di 5 anni e 2 mesi rispettivamente a Massimiliano Di Matteo, 38 anni e Giuseppe De Gaetano, 40 anni, mentre il terzo complice, il 30enne Salvatore Candolfi, è a processo per il 30 aprile quanto il tribunale dovrà giudicare la di condanna di 6 anni di reclusione, richiesta per lui.

Il colpo che misero a segno – e poi vennero arrestati – risale alla fine di ottobre scorso quando rapinarono in via Cortevecchia un 67enne, rappresentante di gioielli rodigino, P.R., che venne aggredito e poi portato all’ospedale di Cona per le cure. La rapina di via Cortevecchia se a segno avrebbe fruttato loro un bottino di 500mila euro, tra gioielli, perle e preziosi, contenuti in un trolley strappato dalle mani del rappresentante dopo una violenta colluttazione e riconsegnato al legittimo proprietario subito dopo l’arresto: un arresto avvenuto grazie ad una task force investigativa che teneva i tre sotto controllo, da Napoli alla partenza, e poi seguiti passo dopo passo, a Bologna e Ferrara: furono infatti la squadra mobile di Bologna e la sezione Antirapina di Napoli, coi carabinieri di Ferrara e la polizia ferrarese a sventare il colpo ed arrestare i tre in fuga da Ferrara. I tre oggi a processo vengono considerati veri “pendolari” della rapina che partivano ad inizio settimana, rientravano in Campania nel week-end, dopo il colpo, preparato con meticolosi sopralluoghi: non a caso le loro tracce sono state riscontrate in pernottamenti nei giorni precedenti il colpo, tra Bologna e Ferrara. La tecnica era sempre la stessa: due persone sulla moto, con un terzo complice sull’auto a controllare la presenza della polizia. Gli uomini della mobile di Ferrara e Bologna hanno così seguito i rapinatori lungo l’A13. Poi l’arresto nei pressi dell’uscita 5 della tangenziale di Bologna, dove i tre avevano stabilito una sorta di base logistica: è lì che si erano dati appuntamento per abbandonare la moto e riprenderla in vista di un altro colpo.

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Stangati dopo l’assalto-rapina al portavaloriultima modifica: 2014-04-04T11:15:32+02:00da sagittario290