Cronaca
16 aprile 2014
Mamma sfrattata si sente male
Via Ferrini, portata via con l’ambulanza. La donna, ex guardia giurata, ora fa le pulizie al San Matteo
di Anna Ghezzi
PAVIA. Era la terza volta che l’ufficiale giudiziario si presentava nell’appartamento al secondo piano della palazzina di via Ferrini. Dove vivono Antonietta Accarino, il figlio di 11 anni, la figlia di 25 anni con il bimbo di 4 e l’anziana madre. Hanno tirato avanti senza luce e gas da qualche settimana e non pagavano l’affitto da 14 mesi, da quando l’istituto di vigilanza di Voghera in cui lavoravano lei e il marito come guardie giurate li ha lasciati a casa e lei ha iniziato a lavorare per circa 400 euro al mese per la ditta che fa le pulizie al San Matteo. Ieri mattina, sotto la palazzina in via Ferrini, c’erano diverse camionette della polizia e alcuni manifestanti dell’Assemblea per il diritto alla casa.
Momenti di tensione, gli agenti controllavano tutti gli ingressi, alcuni militanti sono riusciti a salire sul pianerottolo per impedire lo sgombero, ma alla fine il proprietario è entrato nell’alloggio e ha dato disposizioni per far portare via tutti i mobili. Antonietta, 48 anni, è svenuta due volte. A quel punto sono stati chiamati i soccorsi: è arrivata un’ambulanza del 118, e la donna è stata portata in pronto soccorso per accertamenti. Da quanto risulta dalle testimonianze dell’amica che la ospiterà in questi giorni, Antonietta è malata da qualche mese, ma ha ritardato le cure per cercare di trovare una soluzione alla mancanza di una casa. «In ospedale – racconta la mamma – mi hanno detto che devo evitare stress e traumi perché l’angioma può solo peggiorare ancora più rapidamente, nonostante tutte le medicine, otto, che prendo ogni giorno»
La donna è originaria di Giussago, ha fatto domanda sia lì che a Pavia per la casa popolare. Ma a Pavia abita da 4 anni e 10 mesi, ne servono 5 per accedere alla graduatoria. La donna ha inoltre rifiutato la sistemazione proposta dai servizi sociali del Comune al Villaggio San Francesco perché, spiega, «non adatto a un bimbo di 11 anni e a una giovane madre col figlio di 4 anni». In più, spiega, «mio figlio deve poter vedere il padre, anche se siamo separati, e lì sarebbe difficile» I servizi l’avevano fatta chiamare, ieri mattina, ma lei era ancora in pronto soccorso al San Matteo. «Un tempo potevo permettermi, con mi moarito, un mutuo da mille euro al mese. Poi ci hanno licenziati, sono iniziate le difficoltà. E coi 400 euro della Meridional ci compravamo da mangiare, finché ho potuto ho pagato le bollette», spiega. Ora è ospite da un’amica a Pavia con il figlio di 11 anni, anche lei in affitto, anche lei in difficoltà Ma i vicini non hanno preso bene l’arrivo della nuova ospite nel caseggiato, a quanto pare. La figlia e il nipote sono dalla suocera.
Gli amici la esortano a farsi curare. «Prima devo sistemare i bambini», dice lei. È stata accusata di avere finto il malore. Si arrabbia: «Sono malata, eppure sembra sempre che nessuno mi creda. Sono stata male, sto male. E non so cosa fare».
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